Firenze Fiera, Amato (Fi): "Vogliamo un segnale di discontinuità e assunzione di responsabilità, a cominciare dalle dimissione di Bianchi"
"Il problema non è il Piano industriale, ma la crisi intrinseca alla Società Firenze Fiera che ha più di 6milioni di euro di debito e dalla quale non si esce affrontando solo la questione del Piano industriale". Si esprime così il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato sulla questione di Firenze Fiera e le polemiche annesse di cui si sta parlando in questi giorni."Chiediamo un segnale di discontinuità e di assunzione di responsabilità ha detto Amato. Un segnale chiaro che implica anche la possibilità di chiudere questa società e ripartire da zero per riportare al ruolo e all'utilità di Firenze Fiera, che, se continua così rischia la chiusura."Secondo il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato "il modello pubblico di socialismo municipale applicato ad una società per azioni che deve occuparsi di Fiere e Mostre è fallito e bisogna prenderne atto"."Riconosciamo a Bruschini l'impegno messo per attuare il Piano industriale che ha come obiettivo principale il risanamento della Società ha aggiunto Amato-, ma non si risolvono così i problemi di Firenze Fiera. Per realizzare un Polo fieristico ed espositivo non basta avere un'apposita Società. C'è bisogno di infrastrutture a servizio del Polo. Bisognava azzerare tutto, invece è stato riconfermato il presidente Bianchi che è responsabile dello sfascio in cui versa la Società."."Il Comune ha precise responsabilità politiche e sono politiche le valutazioni che devono essere fatte, e che devono portare alla rivalutazione completa della gestione e delle attività". (lb)