Concorsi universitari, Donzelli (AN): «La riforma Moratti porrà fine ad un sistema feudale»

«Il governo di centrodestra ha ntrodotto una riforma che, attraverso il concorso nazionale e la valutazione meritocratica dei risultati prodotti dai docenti, porrà fine ad un sistema di tipo feudale, con nepotismi e baronati che ha funzionato da zavorra impedendo fino ad ora al genio italiano di esprimere al meglio le proprie qualità». Lo ha detto il consigliere di Alleanza Nazionale Giovani Donzelli, che è anche presidente nazionale di Azione Universitaria, il movimento universitario di AN, commentando la «decisione del gip di Firenze Anna Sacco che si è dichiarata incompetente territorialmente sull'inchiesta su una serie di concorsi universitari e il contemporaneo via libera da parte del consiglio dei ministri al decreto legislativo su concorsi».«In questi mesi - ha ricordato il leader degli universitari di AN – sono decine le indagini in tutta Italia su presunti concorsi pilotati. Una di queste inchieste, appunto, era condotta dalla procura di Firenze e per decisione del giudice sarà trasferita a Trieste: l' ipotesi su cui si fonda, partita da un esposto di un professore che insegna alla università di California e che denuncia la "colonizzazione" della disciplina della economia agraria in Italia ad opera di un "gruppo di potere", è che vi siano accordi preordinati per pilotare i concorsi. I reati ipotizzati sono l'associazione a delinquere e l'abuso d' ufficio».«Come destra universitaria – ha annunciato Donzelli – ci mobiliteremo in tutti gli atenei per difendere la meritocrazia, illustrare la riforma del ministro Moratti e combattere i privilegi dei "baroni"». (fn)