Aziende e ditte private sosterranno il "Progetto Giobbe" per i detenuti indigenti
Arrivano le aziende private per sostenere il "Progetto Giobbe", l'iniziativa dell' "associazione volontariato penitenziario" per la distribuzione ai detenuti indigenti di indumenti e prodotti per l'igiene personale.«Il "Progetto Giobbe" ha spiegato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini è nato sette anni fa con un primo consistente contributo dell'ente Cassa di Risparmio di Firenze. I volontari si pongono l'obbiettivo di dare a circa 700 detenuti indigenti ristretti nel carcere di Sollicciano immediata risposta alla emergenza igienico-sanitaria segnalata dalla direzione del carcere e dalla commissione detenuti provvedendo in primo luogo a fornire prodotti per l'igiene personale quali saponi, dentifrici, spazzolini ed a distribuire biancheria intima e vestiario. In sintonia con quanto espresso da un documento del Ministero della Sanità, dipartimento penitenziario, pubblicato sul bollettino numero 2 del 1997, intende sollecitare la possibilità di collaborazione delle varie realtà operanti nel carcere di Sollicciano. In particolare l'associazione, che in questi anni ha maturato una vasta esperienza nel campo delle marginalità in generale, e del carcere in particolare, e che ha attivato in collaborazione con Sert, azienda sanitaria locale ed enti locali progetti educativi, di informazione sanitaria, di formazione professionale, di sostegno psicologico e sociale, sempre tesi al recupero della persona e della sua dignità, si propone di coinvolgere nel progetto altri gruppi associativi per avviare un lavoro di rete».«La società civile di una città con le tradizioni di Firenze che da decenni porta avanti progetti di solidarietà ha aggiunto Cruccolini non può non rispondere agli appelli che ci arrivano da soggetti in difficoltà ricordando che il "Progetto Giobbe" ha costante bisogno di aiuto per poter esistere. Dopo la seduta straordinaria del consiglio comunale, che si è tenuta l'anno scorso all'interno del carcere di Sollicciano, l'appello è stato raccolto dalle aziende Ipercoop-Metro-Coin-Saponerie Fissi e dalla ditta Everlast che ringrazio fortemente. Ma le necessità dei detenuti indigenti sono veramente tante e per questo invito ancora le aziende fiorentine a continuare a sostenere il "Progetto Giobbe». (fn)