Circa 200 persone alla Festa multietnica organizzata dall'Acisjf. L'assessore De Siervo: "Grazie ai volontari per il loro impegno quotidiano"
Un incontro variopinto tra culture e religioni diverse. E' la festa multietnica, alla quale hanno partecipato circa 200 persone, la maggior parte donne provenienti da ogni parte del mondo, che quotidianamente si recano presso la sede dell'associazione cattolica internazionale al servizio della Giovane (Acisjf) al binario 1 della stazione di Santa Maria Novella. Oltre al pranzo la festa è proseguita con musiche, balli e la tradizionale tombola con "gustosi" premi gastronomici. L'iniziativa, che si è tenuta al Dopolavoro ferroviario, è stata organizzata dalle volontarie dell'Acisjf in collaborazione con l'assessorato all'accoglienza e all'integrazione del Comune di Firenze."Sono lieta di partecipare con tutti voi a questa iniziativa di solidarietà e di fratellanza ha affermato l'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo .Colgo quindi l'occasione per ringraziare tutti i volontari che ogni giorno dedicano del tempo agli altri. Perché proprio grazie a loro la festa di Natale, se la vediamo come simbolo di solidarietà, nella nostra città viene festeggiata ogni giorno, e non una volta all'anno".I volontari dell'associazione hanno seguito quest'anno dalle 1700 alle 1900 persone, in maggioranza donne con un'età media di 27 30 anni, anche se, come ci spiega la presidente Adriana Grassi, "Sono in aumento le donne giovani, 18-20 anni, che provengono dal Perù, dalla Romania e dall'Albania. Quest'anno abbiamo incontrato donne provenienti da oltre 56 nazionalità diverse". L'associazione in questo 2005 ha tenuto 3mila colloqui con lo scopo di offrire loro un aiuto, che si è concretizzato in un posto dove dormire e mangiare,trovare un'occupazione o informazioni varie. Inoltre le volontarie organizzano corsi di italiano per fare in modo di integrare le giovani donne nel tessuto cittadino.L'Acisjf, nata oltre 100 anni fa, ha infatti lo scopo come ricorda la presidente "di favorire l'integrale realizzazione delle giovani lontane dal proprio ambiente ed in situazione di difficoltà senza distinzione di nazionalità, religione ed appartenenza sociale affinché possano raggiungere il pieno e responsabile sviluppo della propria personalità". (pc)SEGUE FOTO CGE