Presentata la pubblicazione "Una vecchiaia serena?" promossa dall'associazione per la difesa dei diritti delle persone non autosufficienti

Si intitola "Una vecchiaia serena?" ed è la pubblicazione promossa dall'associazione per la difesa dei diritti delle persone non autosufficienti (A.di.N.A.).«Sono state raccolte numerose storie che testimoniano l'inadeguatezza della risposta data dalle residenze sanitarie assistite – ha spiegato la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini che è anche presidente dell' A.di.N.A. – riteniamo che in una città con molti vecchi come la nostra, per i quali si spendono cifre considerevoli, l'attività di controllo sui servizi erogati da terzi debba essere primaria e fondamentale, specialmente nei confronti di persone che non hanno strumenti propri per far sentire la loro voce. Preoccupa che le assistenti sociali , ancora oggi, una vita che l'anziano sia collocato in una rsa non si facciano più carico di seguirne la storia, come se il caso non esistesse più; preoccupa che nelle valutazioni che vengono fatte dall'amministrazione il livello di soddisfazione degli utenti del servizio non sia un parametro fondamentale».«Le testimonianze raccolte – hanno spiegato gli altri componenti del comitato direttivo di A.di.N.A. – rendono conto della difficoltà delle famiglie, della loro insoddisfazione per il servizio, come qualità e come costo, offerto dalle strutture.La nostra preoccupazione è che anche un'altra: gli stessi soggetti che gestiscono le residenze sanitarie assistite gestiranno anche i servizi domiciliari, ancor più difficili da controllare».La pubblicazione è distribuita come supplemento del mensile "Pensionati uniti". (fn)