Bilancio 2006, il sindaco Domenici: "Necessario riaprire un confronto con il governo sulla Legge Finanziaria"
"Se la Legge Finanziaria sarà pubblicata così come sta uscendo dalla seconda lettura alla Camera, entro gennaio chiederemo la riapertura di un tavolo di confronto con il governo sulla necessità di un decreto correttivo sulla manovra". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici, che è anche presidente dell'Anci, chiudendo il dibattito in consiglio comunale prima del voto che ha approvato il bilancio preventivo 2006 del Comune di Firenze."Abbiamo più volte sottolineato l'importanza di riprendere un confronto con il governo ha detto Domenici - proprio perché, in un momento di difficoltà come quella che il paese sta attraversando, è importante che tutti si sentano corresponsabilizzati. Tuttavia questo confronto non c'è stato. E adesso i Comuni si trovano nella oggettiva impossibilità di rispettare il patto di stabilità imposto dal governo, senza mettere in discussione l'erogazione dei servizi ai cittadini"."Nonostante sia stato ampiamente dimostrato che non si può imputare ai Comuni l'aumento della spesa dello Stato negli ultimi cinque anni (lo ha detto l'Istat, la Corte dei Conti, la Ragioneria generale) ha ricordato Domenici - si è deciso di scaricare sugli stessi Comuni il peso maggiore della manovra, imponendo una riduzione di spesa di 1,7 miliardi di euro". Ma per il sindaco e per l'Anci questo è un obiettivo impossibile da raggiungere: "Si è calcolato che anche eliminando tutte le spese per voci come rappresentanze, consulenze, viaggi (che comunque non sono automaticamente sprechi'), si arriverebbe a circa 100 milioni di risparmio. Mancano ancora 1,6 miliardi da tagliare: per arrivarci, dovremo intervenire sui servizi. Questa manovra quindi non solo è ingiusta ha sottolineato il sindaco ma anche sbagliata. Ecco perché anche a Firenze abbiamo scelto di fare un bilancio che lasci aperta la possibilità di riaprire un confronto con il governo. Noi le nostre proposte le abbiamo fatte da tempo: penso ad esempio al passaggio della gestione del Catasto ai Comuni con la ridefinizione dell'Ici, o alla facoltà per le amministrazioni comunali di applicare il contributo di scopo, finalizzato a investimenti o servizi. Il nostro obiettivo è solo quello di ottenere risultati concreti, e trovare soluzione a problemi che interessano e incidono direttamente sulla vita dei cittadini e delle famiglie". (ag)