Bilancio 2006, Toccafondi (FI): «I debiti scaricati sulle spalle delle generazioni future»

«Un bilancio previsionale che dovrà essere totalmente riscritto a gennaio, quindi solo utile per dimostrare ciò che il centrosinistra vorrebbe fare. Siccome proprio i governi di centrosinistra firmarono il patto di stabilità europeo che ci costringe a rispettare pesanti vincoli e non ci permette di fare come vogliamo, dovrebbero sapere che il libro dei sogni, ovvero questo bilancio, serve solo ad esasperare gli animi e cercare lo scontro sociale". Lo ha detto il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi dopo l'approvazione, da parte del consiglio comunale, del bilancio di previsione «Questo bilancio – ha aggiunto Toccafondi - si basa sulla ricontrattazione dei mutui e sull'emissione di buoni obbligazionari comunali (BOC) per 250 milioni di euro. Questa operazione consiste nel trovare un istituto di credito o un raggruppamento che ci estingua alcuni finanziamento esistenti che avevamo e ce ne offra altri. E' del tutto chiaro che il costo dell'operazione la pagano i fiorentini, ma non gli attuali abitanti, che usufruiscono dei vantaggi, bensì coloro che a Firenze ci saranno tra circa dieci anni. Questa operazione infatti per almeno nove anni ci porterà vantaggi finanziari quantificabili in circa 9 milioni di euro per il 2006, ma dopo i vantaggi arrivano gli svantaggi fino all'estinzione dei mutui. Il saldo alla fine sarà negativo e il costo dell'operazione sarà di 55 milioni di euro, oltre al rimborso del capitale di 250 milioni di euro».«Questa - fa notare Toccafondi - è la quarta operazione similare fatta negli ultimi sei anni, la domanda che provocatoriamente faccio è: si può finanziare il debito contraendo altro debito? La storia del debito pubblico nazionale ci insegna che i problemi arriveranno e tutti insieme ma per le generazioni future. La rivalutazione delle categorie catastali, prevista dalla finanziaria del governo Berlusconi dell'anno precedente, porterà una maggiore entrata per circa 4 milioni di euro. Riattivata anche la voce delle dismissioni di partecipate che prevede nei prossimi due anni una entrata di quasi 5milioni di euro come quota parte (18%) che il Comune di Firenze incasserà dagli altri comune soci di Ataf per la vendita a loro del 18% del valore dell'are deposito di viale dei Mille, quota che gli stessi comuni girerebbero ad Ataf. Area valutata complessivamente circa 24 milioni di euro. Il restante 82% del valore dell'area sarà conferito dal Comune all'azienda stessa. Un'operazione e una cifra che a sentire l'assessore sarà comunque realizzata solo in conseguenza dell'accordo sindacale sul futuro dell'azienda. E' comunque utile comprendere che l'amministrazione possiede un area valutata circa 24 milioni di euro».L'esponente del centrodestra cita anche la voce contravvenzioni: «L'amministrazione afferma che diminuiranno nel 2006. Il fatto è che sempre l'Amministrazione fornisce i dati delle contravvenzioni elevate fino ad agosto 2005 che sono oltre le previsioni fatte per il 2005. Cioè mentre l'amministrazione dice che per il 2006, anno di elezioni, diminuiranno le multe, quest'anno i numeri dimostrano che ne stanno facendo più di quanto avevano previsto, circa il 15% in più. Ovvero alla fine dell'anno potranno arrivare oltre 53 milioni di euro contro i 49 milioni previsti. Il bilancio si fa con le multe, altro che tagli della Finanziaria. Il numero di multe in generale, stando ai dati di fine agosto, rispetto all'anno scorso aumentano del 15% e così alla fine di dicembre le contravvenzioni potrebbero passare da 744mila a oltre 850mila, cifra che l'amministrazione potrebbe quindi prendere come modello per il 2006".«Quanto ai trasferimenti regionali - ha rilevato il vicecapogrupo di Forza Italia - La giunta Martini, nonostante abbia per il 2006 un bilancio di più di 8 miliardi di euro e possa disporre del 10% in più delle risorse, mette a disposizione dei Comuni solo il 3% dei suoi fondi. Anche per quanto riguarda il "fondo sociale nazionale" le cose non sono molto diverse. Il governo garantisce alle Regioni un vero e proprio "fondo annuale". Il problema è come la Regione distribuisce questi fondi: anzitutto trattiene una percentuale che utilizza autonomamente anche se i servizi sociali sono tutti gestiti direttamente dai Comuni. Poi è quantomeno strano il criterio della distribuzione realizzato non sui criteri dei bisogni sociali delle realtà locali ma in base al numero dei residenti».Una menzione sul contributo di scopo: «Ci sembra utile aprire un confronto e un approfondimento. La Regione deve però fare la sua parte e deve dire con chiarezza la sua intenzione, poiché non si può parlare di un contributo chiesto solo a Firenze poiché questo avrebbe una ripercussione negativa sugli afflussi turistici che per spendere meno farebbero solo qualche chilometro in più per pernottare in altri comuni». (fn)