Rifondazione Comunista e Unaltracittà/unaltromondo: «La Regione riaffronti la questione dell'eventuale attivazione di nuovi inceneritori»
«Sosteniamo l'azione dei cittadini e delle associazioni che chiedono che prima della variazione sul Piano provinciale dei rifiuti la Regione riaffronti la questione dell'eventuale attivazione di nuovi inceneritori e della distribuzione di quelli esistenti sul territorio». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri dei gruppi di Rifondazione Comunista e Unaltracittà/unaltromondo.«Manifestazioni hanno aggiunto Anna Nocentini, Leonardo Pieri, Pierluigi Ontanetti e Ornella De Zordo - si susseguono nei vari comuni della piana, è di ieri la richiesta di Legambiente di un solo ATO per Firenze Prato Pistoia. Intanto, nonostante gli impegni assunti con un ordine del giorno, rimane sotto il 35% la raccolta differenziata in città e anche quest'anno saremo sottoposti al pagamento della cosiddetta ecotassa; della campagna informativa e di sensibilizzazione sull'importanza della riduzione, differenziazione riciclaggio e recupero dei rifiuti non si è visto niente; le isole ecologiche non sono state costruite; la diffusione delle compostiere è ferma a circa 500 famiglie; il tavolo di lavoro con le categorie economiche per la riduzione dei rifiuti e la valutazione dei criteri di applicazione delle tariffe non sembra produrre risultati se è vero che vengono espresse forti difficoltà da parte degli imprenditori».«In questo quadro hanno concluso il passaggio da TARSU a TIA è un fatto assolutamente nominale visto che né le utenze domestiche né le altre possono usufruire delle riduzioni per il conferimento differenziato ed ogni affermazione sulla riduzione di rifiuti si presenta come demagogica e non sostenuta dalla vera intenzione dell'amministrazione di incidere culturalmente ed economicamente sulla questione. Ribadiamo la ferma necessità di attivare capillarmente azioni volte alla riduzione e differenziazione dei rifiuti e la necessità di investimenti significativi a questo destinati». (fn)