Al Museo dei ragazzi i bambini e le famiglie potranno trascorrere le feste di Natale visitando i laboratori dedicati a Leonardo, Michelangelo e Arnolfo di Cambio

Feste natalizie al Museo dei Ragazzi, in compagnia di Leonardo, Michelangelo ed Arnolfo di Cambio. E' l'ultima proposta che è stata presentata stamani dall'assessore alla cultura Simone Siliani, l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, il sindaco di Vinci Dario Parrini, la direttrice del Museo dei Ragazzi Paola Pacetti e il direttore del Museo leonardiano di Vinci Romano Nanni.Le nuove attività laboratoriali, dal titolo "Due volti di Palazzo Vecchio: Arnolfo e il Palazzo dei Priori; I segreti della reggia di Cosimo" e "Leonardo, Michelangelo e Palazzo Vecchio: Lo sguardo di Leonardo; La Sala Maggior Consiglio e le Battaglie di Anghiari e di Cascina" - che partiranno il 26 dicembre fino all'8 gennaio - sono rivolte ai bambini ma anche alle famiglie, e fanno parte de "Le Chiavi della Città", le offerte formative per gli alunni delle scuole fiorentine.Durante il periodo natalizio rimarranno in programmazione anche le seguenti attività laboratoriali: "Dipingere in fresco tra ‘400 e ‘500"; per i più piccoli "Storie di topi da museo: La storia della meravigliosa e segretissima scala del duca Gualtieri" e "La storia del furto nello Studiolo di Francesco I. infine le visite guidate ai Quartieri monumentali, ai Percorsi segreti e l'Incontro con Giorgio Vasari nei Percorsi segreti."Le attività che partono durante le feste natalizie – ha spiegato l'assessore alla cultura Simone Siliani – fanno parte delle altrettante iniziative organizzate dal Museo dei Ragazzi: un luogo che ogni anno registra un aumento di visitatori. Le nuove attività quindi testimoniano il grande impegno culturale che Firenze propone in ogni momento dell'anno, con particolare riguardo per i ragazzi ma anche per le famiglie"."Le iniziative che presentiamo stamani fanno parte dei percorsi formativi de "Le Chiavi della Città" – ha aggiunto l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri – e rappresentano nuove opportunità educative per gli alunni delle scuole fiorentine. E' importante infatti far conoscere Palazzo Vecchio e la sua storia, restituire ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, durante la visita, l'emozione della meraviglia e dare via libera all'immaginazione e alla fantasia".Tra le novità, poiché si terrà solo per le festività natalizie, è il laboratorio-atelier Lo sguardo di Leonardo che abitualmente si svolge nel Museo Leonardiano di Vinci. Progettato e realizzato per restituire a Leonardo da Vinci l'interezza della sua complessa mente colorata, il laboratorio indaga e offre al pubblico il Leonardo discepolo della sperienzia, l'indagatore inesausto della realtà per carpirne i segreti, le leggi e i processi per poterli riprodurre. L'attività si svolge come un vero e proprio gioco di ruolo proponendo ai partecipanti di immedesimarsi nei panni di un uomo, che è sia tempo artista sia scienziato, e di riviverne, per oltre un'ora, la meraviglia e l'interesse che gli suscitava tutto quello che lo circondava. E' il caso, rappresentato da un grosso dado, a dividere i partecipanti in tre gruppi rappresentanti altrettanti aspetti della mente di Leonardo: ingegnere, artista e scienziato e ciascun gruppo analizzerà diversi materiali.La Sala del Maggior Consiglio e le battaglie di Anghiari e di Cascina è l'iniziativa che riporterà i visitatori dritti all'inizio del Cinquecento. Negli anni fra il 1501 e il 1505 operano nella città Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, due artisti che già i loro contemporanei consideravano eccellentissimi. E fra il 1503 e il 1504 Leonardo e Michelangelo si confrontano – quasi direttamente – all'interno del Palazzo dei Priori, dove era stata loro commissionato di dipingere, nella Sala del Maggior Consiglio (oggi Salone dei Cinquecento), due grandi dipinti: la battaglia di Anghiari e la battaglia di Cascina.La pittura della battaglia di Cascina, a opera di Michelangelo, non fu mai iniziata, quella della battaglia di Anghiari fu abbandonata da Leonardo, "vedendola guastare".Come restituire la vita ai due grandi affreschi e alla Sala del Maggior Consiglio? Grazie alle nuove tecnologie multimediali, e in questa occasione Alessandro Cecchi - direttore del Dipartimento della Pittura dal Medioevo al primo Rinascimento della Galleria degli Uffizi e uno dei più importanti studiosi di Palazzo Vecchio, illustrerà i risultati delle ricerche operate sui documenti d‘archivio.In occasione della grande mostra dedicata ad Arnolfo di Cambio, Palazzo Vecchio offre la possibilità di partecipare all'atelier Arnolfo e il Palazzo dei Priori. Come è noto, quello che oggi è conosciuto come Palazzo Vecchio è sorto, sul finire del XIII secolo, per ospitare i Priori delle Arti e il Gonfaloniere di Giustizia, cioè il supremo corpo di governo della città medievale. La visita al Palazzo parte dall'esterno dell'edificio, il solo che mantenga ancora l'aspetto corrusco dell'età medievale e i segni della propria originaria funzione. Si tratta di preparare lo sguardo del pubblico a vedere, con occhi "nuovi" un Palazzo così noto da essere divenuto quasi un simbolo per Firenze, ma che proprio per questo rischia di non essere percepito per i suoi significati storici. All'interno del Palazzo avviene l'incontro con un Priore dell'Arte di Calimala, mentre nella Salotta - con l'ausilio della multimedialità – è possibile restituire elementi della Firenze di Arnolfo;La Reggia del duca Cosimo è l'altro volto di Palazzo Vecchio, quasi nascosta dietro le possenti mura medievali. La fastosa residenza edificata nella seconda metà del XVI secolo da Giorgio Vasari, può essere visitata in molti modi cogliendone ogni volta le diverse peculiarità volute dal duca Cosimo, fondatore dello stato granducale Toscano. Momento essenziale della realizzazione del nuovo Stato è la conquista di Siena e del suo territorio, del quale Piazza della Signoria e il Palazzo recano numerose testimonianze. Nell'attività Cosimo I e la conquista di Siena è possibile visitare i Quartieri monumentali di Palazzo Vecchio scorrendo il racconto della guerra vittoriosa su Siena e incontrare il Duca Cosimo nel suo momento più difficile della guerra.Infine, con Il banchetto a Corte: cibo, etichetta, spettacolo, verrà fatto conoscere ai visitatori il sontuoso banchetto organizzato per le nozze di Lucrezia de' Medici con Alfonso II d'Este. Attraverso il confronto tra il pubblico e gli animatori sarà fatta conoscere un gusto e una cultura del cibo a noi sconosciuta, mentre grazie all'ausilio della multimedialità è possibile analizzare al ricca iconografia artistica riguardo al cibo e agli arredi di tavola.Per informazioni rivolgersi tutti i giorni dalle 9 alle 19 nel locale adiacente la biglietteria di Palazzo Vecchio. La prenotazione è necessaria e gratuita e può essere effettuata anche telefonando allo 055 2768224 oppure 2768558. (pc)