Parcheggi, Barbaro (DS): «La sosta a pagamento necessità inderogabile. E' anche una leva per indurre comportamenti individuali ambientalmenti sostenibili»
«La sosta a pagamento è una necessità inderogabile, vista la drammatica carenza di spazi e il traffico congestionato, ed una leva per indurre comportamenti individuali ambientalmente sostenibili, nell'ottica del principio "chi inquina paga", che spostino la convenienza economica dal mezzo privato a quello pubblico. Tanto è vero che viene adottata in tutte le grandi città europee, con tariffe ben maggiori che a Firenze. E' quindi da sostenere l'azione di ulteriore ampliamento delle zone a sosta controllata che è stata ribadita anche oggi dal Vicesindacio Matulli, peraltro in linea con gli indirizzi consiliari più volte reiterati in questi anni». Lo ha detto il vicecapogruppo dei Ds Antongiulio Barbaro.«E' del tutto evidente - ha aggiunto Barbaro - che nell'estendere le ZCS l'Amministrazione deve procedere nel rispetto di quanto già stabilito nel piano urbano del traffico, oppure presentandone una nuova e aggiornata versione rispetto a quello del 2003 in corso di attuazione. Così come è necessario ragionare sulla modulazione delle tariffe, in modo che siano organizzate secondo il criterio di progressività avvicinandosi al centro storico, l'area a maggiore intensità di domanda di mobilità dove la rete del trasporto pubblico garantisce il servizio più efficace e capillare. Sulle tariffe dovremmo semmai chiederci se è ancora sostenibile il fatto che gli sconti per determinate categorie di utenti, come operatori economici e lavoratori pendolari, determinino tariffe più convenienti del biglietto per il bus. E dovremmo anche chiederci se non sia un'autentica iniquità l'attuale sosta gratuita a favore di un numero indefinito di autoveicoli per ciascuna famiglia residente: nella zona a traffico limitato vige una normativa ben più restrittiva, ad esempio».«In tale contesto, stupiscono le osservazioni di alcuni consiglieri di Rifondazione comunista, che paiono allinearsi alle reiterate prese di posizione di stampo demagogico di taluni esponenti del centrodestra fiorentino - ha proseguito il consigliere diessino - un'analisi oggettiva della situazione di fatto e di diritto spinge a concludere che la vera privatizzazione dello spazio pubblico non la compie l'Amministrazione imponendo una regolamentazione onerosa della sosta, ma piuttosto gli automobilisti che lasciano il proprio veicolo in sosta per oltre l'80% del tempo in spazi pregiati, sempre più contesi ad altre funzioni che tutti giudichiamo essenziali: le aree pedonali, le piste ciclabili, le busvie, le isole ecologiche per la raccolta differenziata».«Infine - ha osservato Barbaro - appare contraddittorio battersi per il rilancio del trasporto pubblico, pur nelle attuali ristrettezze di bilancio dei Comuni e nonostante i tagli al settore varati dal Governo, e contestualmente alimentare una polemica di basso profilo sulla sosta a pagamento. Lavoriamo, piuttosto, affinché i proventi derivanti dalla sosta possano rapidamente essere utilizzati per realizzare nuovi parcheggi e per finanziare servizi innovativi di trasporto pubblico, come peraltro previsto dal codice della strada». (fn)