Rifugiati eritrei, Rifondazione e Unaltracitta/unaltromondo: «Superare la politica dell' emergenza e trovare soluzioni stabili»

Questo il testo dell'intervento dei consiglieri dei gruppi di Rifondazione Comunista e Unaltracitta/unaltromondo:«Dopo circa quattro settimane che il gruppo di cittadini Eritrei ed Etiopici, fuggiti dalla guerra, si sono trasferiti da via S.Agostino in via dei Tessitori e in cui l' unico intervento concreto della pubblica amministrazione di cui la cittadinanza sia a conoscenza è la fornitura e la distribuzione dei pasti caldi serali, qualcosa finalmente si muove.In base a una richiesta fatta dal prefetto uscente Lombardi adesso il Comune di Firenze dispone di circa 150.000 euro come fondi destinati ad affrontare una situazione sempre piu' drammatica, visto anche l'irrigidirsi delle condizioni climatiche. Mancano ancora sia il riscaldamento che l'energia elettrica accentuando così il rischio di persone che si ammalano gravemente che è sempre piu' forte come dimostrano i due ricoveri praticamente "per assideramento" che si sono verificati negli ultimi giorni.La rete di solidarietà, costituita da e i cittadini, associazioni, partiti e movimenti che da due mesi sono impegnati per garantire quel minimo di sussistenza e di dignità umana a questi rifugiati, visto il drammatico evolversi della situazione chiede che l'assessore De Siervo convochi urgentemente , nell'arco di pochi giorni, un incontro fra le istituzioni competenti, la rete di solidarietà e i portavoce dei rifugiati, affinché si possa discutere e decidere insieme come utilizzare questi fondi e superare, in modo condiviso questa precaria e disumana situazione oltre a come verranno affrontate le altre, numerose, emergenze presenti sul territorio fiorentino. Crediamo che sia necessario superare la politica dell' emergenza e trovare soluzioni stabili (abbandonando quindi l' ipotesi di affittacamere, che rinvierebbe il problema ma senza risolverlo alla radice) coinvolgendo anche i livelli istituzionali provinciali al fine di rendere più organico e completo l'intervento che andremo a concordare per dare una risposta urgente, definitiva e condivisa a un bisogno immediato e sempre più drammatico».(fn)