Fiaccola olimpica, Donzelli (AN): «Si ricordi anche che nel 2008 i giochi si terranno in Cina, paese che non rispetta i diritti umani»

«L'arrivo della fiaccola olimpica a Firenze, in vista di Torino 2006, sia anche un momento per ricordare che fra due anni i giochi si terranno in Cina, paese nel quale il rispetto dei diritti umani è inesistente». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli.«Le Olimpiadi – ha ricordato Donzelli - cercano di diffondere un atteggiamento di vita basato sulla soddisfazione derivante dall'impegno, sul valore educativo del buon esempio e sul rispetto dei principi etici universali di base. L'8 agosto 2008, inizieranno a Pechino i Giochi olimpici e la Cina avrebbe una magnifica opportunità per dimostrare al mondo che ha a cuore i diritti umani. Purtroppo, nonostante le promesse fatte al comitato olimpico internazionale, la situazione non è cambiata. Il Cio può essere particolarmente interessato alle violazioni dei diritti umani che subiscono i cittadini cinesi in relazione alla preparazione dei Giochi olimpici. Queste violazioni comprendono, solo per citarne alcune, l'arresto di persone che hanno scritto al Cio chiedendo il miglioramento della situazione dei diritti umani, gli sfratti per lo più illegali che hanno colpito migliaia di abitanti di Pechino e l'intensificata repressione ai danni di gruppi che, secondo le autorità, potrebbero procurare qualche imbarazzo al paese durante lo svolgimento dei Giochi».«Alla fine di novembre – ha ricordato l'esponente del centrodestra – dopo la visita del presidente degli Stati Uniti Bush, è arrivato a Pechino l' inviato speciale delle Nazioni Unite per la tortura, Manfred Nowak, per una ispezione di due settimane. Nowak è stato in alcuni centri di detenzione e le regioni del Tibet e del Xinjiang, dove esponenti delle minoranze etniche locali hanno denunciato l'uso della tortura».«In Cina – ha aggiunto il consigliere di AN – l'uso di mezzi violenti negli interrogatori è vietato dalla legge, ma i gruppi umanitari affermano che sono largamente usati. In aprile ha fatto scalpore il caso di un uomo che, dopo aver trascorso undici anni in prigione per l'omicidio della moglie, è stato rilasciato quando la donna è ricomparsa viva. L' uomo ha affermato che aveva confessato l'inesistente crimine per mettere fine ai maltrattamenti che aveva subito dalla polizia, ansiosa di consegnare ai giudici un colpevole. Senza dimenticare i "Laogai", veri e propri campi di concentramento: più di 8 milioni di persone attualmente rinchiuse, costituiscono la popolazione di lavoratori forzati più vasta del mondo. È una detenzione che non prevede processo, non prevede imputazione, né, tantomeno, esame o riesame giudiziario o possibilità di confrontarsi con un giudice. La decisione di rinchiuderti è a totale discrezione del Partito Comunista. Sui Laogai vige il segreto di Stato, non è possibile sapere quanti siano precisamente i campi: si stima comunque che in questi anni siano state rinchiuse più di 60.000.000 di persone. Con una così vasta manodopera a costo zero, è facile creare prodotti con prezzi di mercato imbattibili. Alcuni giorni fa, infine, la polizia ha sparato contro alcuni contadini che manifestavano contro gli espropri delle loro terre per costruzione un inceneritore. Amnesty International ha denunciato decine e decine di morti». (fn)