Piano integrato di salute, Alessandri (AN): «Noi non firmiamo cambiali in bianco. Inadeguata e fallimentare la politica della giunta sul piano sanitario e per la lotta al degrado»
Questo il testo dell'intervento di Stefano alessandri, consigliere di Alleanza Nazionale:«Il bilancio della Società della Salute è di per se ancora virtuale in quanto, trattandosi ancora di una fase sperimentale, sia il Bilancio dell'Asl sia quello dell'Assessorato alle Politiche Sociali non compaiono assieme ma mantengono un iter di analisi e di votazione completamente separato. Forse il prossimo anno, se la sperimentazione riuscirà con successo, potremo trovare assieme gli impegni di spesa dell'Asl e quelli di carattere sociale, assieme sotto un unico bilancio e, come potremo vedere, le cifre assumeranno un carattere ed un rilievo estremamente più sostanzioso. (intorno ai 500 milioni di euro).Per quanto riguarda il bilancio di quest'anno, non resta che riconfermare le perplessità già emerse e denunciate da AN nei mesi scorsi che allego per conoscenza.Diversa invece è l'analisi sul Piano Integrato di Salute. Non si può disconoscere all'Amministrazione comunale che questo piano segna un'inversione di rotta su molti aspetti critici della vita cittadina. E' lodevole l'intenzione di finanziare e sostenere l'assistenza agli anziani nelle proprie abitazioni anziché, come è stato fatto fino ad ora, relegarli in strutture di lungo degenza estraniandoli completamente dai nuclei familiari di appartenenza. Credo che Alleanza Nazionale in virtù del fatto che da anni chiede proprio una maggiore attenzione alle famiglie con un anziano in casa, debba sostenere questo tipo di iniziativa aprendo anche ad una collaborazione che la veda protagonista in una battaglia di tipo culturale. Anche l'iniziativa di creare dei micro staff composti da un medico chirurgo generico, un infermiere ed un'assistente sociale che si attivano per curare e sostenere l'anziano nella propria abitazione è apprezzabile. Rimane solo un punto interrogativo circa la reale capacità di attuare un progetto del genere alla luce della notoria riluttanza dei medici generici ad affrontare livelli di impegno diversi dagli attuali.Questa riluttanza è emersa anche recentemente su un'altra questione della sanità: la creazione dei presidi medici avanzati (con medici generici) per filtrare ed assistere i codici bianchi che giornalmente affollano i Pronto Soccorso e allungano i tempi di attesa.Su questo punto occorre essere molto duri e sbugiardare la maggioranza di centro sinistra che da anni ripropone in tutti i documenti ufficiali (a partire dai piani regionali di salute) l'attuazione di questi centri come panacea a fronte dei lunghissimi tempi di attesa ai Pronto Soccorso e poi è incapace di attuarli, finendo per ciclostilare sempre libri dei sogni. Da non sottovalutare anche in questo passaggio la riluttanza dei medici generici ad appropriarsi di queste nuove funzioni e responsabilità.Nel Piano Integrato di Salute in sostanza si dichiara di intervenire in ogni settore della vita pubblica direttamente o indirettamente collegato al bisogno di benessere e vivibilità.Si affronta la tematica della salute quindi non solo come rapporto medico paziente ma come qualità dell'aria, inquinamento acustico, vivibilità dei quartieri, affollamento e degrado delle periferie.La cosa drammatica è che per giustificare le linee di intervento del PIS ci si basa su una relazione sullo Stato di Salute della Città secondo cui emerge in maniera nettà le carenze, le emergenze e le situazioni di disagio dei cittadini. In pratica si prende finalmente atto di ciò che Alleanza Nazionale denuncia da anni come l'aumento della criminalità diffusa, il disagio di alcuni quartieri degradati e le pessime condizioni di vivibilità dei cittadini.Non basta dunque svegliarsi adesso chiedendo all'opposizione un voto di fiducia sugli interventi da realizzare per sanare queste situazioni. Noi non firmiamo cambiali in bianco e riteniamo la politica attuata dall'Amministrazione in questi anni inadeguata e fallimentare, sia sul piano sanitario che sulla lotta al degrado.Concludendo, ribadirei ancora una volta una serie di carenza in campo sanitario che hanno caratterizzato l'azione di questa maggioranza negli ultimi tempi: lunghi tempi di attesa per esami e prestazioni specialistiche; riduzione dei posti letto nei presidi ospedalieri con chiusure estive di interi reparti; mancato rinnovo dei contratti per gli operatori tecnici che permettono il funzionamento di alcune attrezzature ospedaliere».(fn)