Conferenza economica, il sindaco Domenici lancia tre proposte concrete e ribadisce: "Per la crescita di Firenze è necessario un cambio di mentalità"
Un nuovo festival del libro, una grande mostra in Cina il prossimo anno, un circuito multimediale sulla storia di Firenze nei cinema del centro: sono alcune delle proposte concrete lanciate oggi dal sindaco Leonardo Domenici, nel suo intervento a chiusura della Conferenza economica dell'area metropolitana fiorentina "La cultura motore dello sviluppo" organizzata oggi dall'Associazione del Piano strategico nell'Aula magna del rettorato dell'Università."Se vogliamo porci come obiettivo una crescita internazionale spinta da un nuovo dinamismo, se vogliamo superare il provincialismo cosmopolita' e i circuiti chiusi, se vogliamo guardare oltre il declino, allora è necessaria una analisi realistica della situazione e soprattutto un cambio di mentalità ha detto Domenici - Ed è un cambio che ci deve portare a elaborare risposte nuove e non automatiche per risolvere i nostri problemi: perchè ormai mettere semplicemente un argine non basta più, dobbiamo cambiare le prospettive"."Credo che in questo momento così difficile, unire gli intenti e fare ognuno la sua parte in modo serio e rigoroso si possa già considerare un successo. Ma prima di tutto dobbiamo partire dai dati reali, perché troppo spesso si fanno discussioni legate più a stereotipi che a dati di fatto. I dati ci fanno capire che il nostro problema non è solo congiunturale, ma è generale; e troppo spesso c'è stata la tendenza a considerare le novità come slegate dalla situazione complessiva. Mentre Firenze e il suo territorio sono attraversate da fenomeni di globalizzazione con cui dobbiamo fare necessariamente i conti". E a questo punto Domenici ha fatto alcuni esempi concreti. "Si parla del centro storico e della necessità di riportare la gente a frequentarlo, ed ecco che come soluzione al problema scatta l'automatismo, come se bastasse ripristinare il passato: spengere i telepass. Non credo funzioni così. Quello che è necessario fare è altro, è porci come obiettivo un'azione concreta e cooperativa fra pubblico e privato, con pacchetti di proposte ed eventi, e con servizi adeguati a sostenerli". Un altro esempio portato dal sindaco riguarda le fiere e il nuovo auditorium per i congressi. "Certo, sono favorevole alla sua realizzazione, il Comune ha anche avanzato una proposta concreta ha detto Domenici ma siamo sicuri che il problema sia tutto qui, siamo sicuri che in questo settore si siano fatte vere politiche attive? Ad esempio, Firenze ha il miglior rapporto in Italia fra cittadini e metri quadri di libreria ed è la seconda città per indice di assorbimento librario': allora perché non organizzare un festival del libro, anche mettendoci in competizione con altre città? Ecco, questo sarebbe un esempio di politica attiva". Ancora: "Mi è stato posto il problema della crisi dei cinema in centro, mi si chiede di non mettere le ganasce alle auto parcheggiate vicine alle sale. Ma questo non può risolvere la crisi. Perché invece non organizzare un circuito con mezzi audiovisivi avanzati e di qualità sulla grande storia di Firenze, e non proiettarli di giorno nei cinema del centro, visto che non esiste niente del genere nella nostra città?" E questi prodotti, ha sottolineato Domenici, potrebbero essere realizzati proprio dalla Fondazione per la cultura, che il sindaco vorrebbe non si limitasse a comprare le mostre, occupandosi anche della loro produzione."Nel dicembre 2006 - ha proseguito Domenici lanciando un'altra proposta - il Maggio Musicale Fiorentino farà una importante tournee a Shangai e in altre città cinesi. Perché non costruiamo un evento intorno a questo appuntamento, portando in Cina una mostra su Firenze, con il nostro artigianato, i nostri prodotti, la nostra arte, magari con una copia del David o della Primavera?" "E se ci organizzassimo meglio ha proseguito il sindaco - forse potremo portare qui anche i facoltosi cinesi che già arrivano nelle altre città europee, utilizzando il collegamento aereo con Pisa e finalmente integrando i due scali. Perché è inutile continuare il dibattito su un allungamento della pista di Peretola che non si potrà mai fare, visto che gli altri Comuni interessati non sono d'accodo: lavoriamo invece sulla sinergia con Pisa".Domenici ha poi ricordato come sia importante, per lo sviluppo della città e del suo territorio, il ragionale in termini di sistemi urbani' e di nuove alleanze, soprattutto in tema di servizi: a questo proposito ha citato le alleanze con Roma grazie all'accordo fra Publiacqua e Acea, con Torino grazie all'aeroporto e al sistema bancario, con Bologna per l'Alta velocità, con altri comuni toscani con la creazione di Toscanagas."Non c'è dubbio ha infine concluso il sindaco che in questo quadro il nesso fra economia e cultura sia fondamentale. Dobbiamo lavorare e investire sulla formazione e sulla cultura, che sono la grande ricchezza di Firenze. E spero in una vera collaborazione per far funzionare il nuovo esperimento che è la Fondazione per la cultura. Certo ci vorranno risorse: il Comune non ne ha molte, tutti sappiamo della situazione degli enti locali. E a questo proposito, voglio ribadire il problema di come la ricchezza derivante dal turismo debba essere anche in minima parte dirottata per sostenere servizi come pulizia, manutenzione, sorveglianza: l'introduzione del contributo di scopo è un obiettivo che non si deve dimenticare". (ag)