Blocchi de traffico e inquinamento, Checcucci (AN): «Scoperta l'acqua calda»

Questo il testo dell'intervento di Gaia Checcucci, consigliera di Alleanza Nazionale:«Finalmente, ma con preoccupante ritardo, l'A.C. arriva alle medesime considerazioni che la sottoscritta va denunciando da innumerevoli anni: l'inquinamento da PM 10 ha "colpevoli" precisi e ben identificati (i grandi motori diesel – ATAF, COPIT, LAZZI ecc., i vecchi veicoli pre Euro 1, i veicoli che transitano sulle grandi vie di comunicazione esterne a Firenze – autostrada A1, A11, la Fi. PI. LI., la Firenze Siena ecc., la mancanza di una circonvallazione, una viabilità cittadina volutamente improntata sulla scarsa fluidità, gli impianti di riscaldamento, …… peccato che però, invece di cercare di eliminare o limitare queste cause "certe", si sia preferito colpire indiscriminatamente tutte le auto anche quando non era necessario ("Le targhe alterne dello scorso anno sono state fatte gratis", così come ha dichiarato lo stesso Assessore Del Lungo).Da 5 anni, analizzando pazientemente i dati trasmessi dalle centraline che rilevano l'inquinamento, ero già arrivata alle conclusioni che nei giorni di blocco alla circolazione privata, i valori del PM 10 in oltre il 50% dei casi invece di diminuire, aumentavano ….. addirittura nell'ultimo periodo di blocchi terminato parzialmente il 30 Aprile scorso, durante i giorni interdetti alla circolazione privata, il PM 10 nel 66,7% dei casi, ovvero 32 volte su 48, è risultato superiore rispetto ai giorni di libera circolazione.I veri "responsabili" (ma già da anni anche gli stessi studi scientifici lo evidenziavano), erano tutte quelle categorie di veicoli che però non subivano gli stop alla circolazione ovvero potevano transitare liberamente : i grandi veicoli diesel, soprattutto se di vecchia generazione.Infatti la "lotteria" dei dati delle centraline sembrava essere ininfluente al fatto che le auto venissero fermate dalle giornate di blocco, oppure potessero circolare liberamente:i veri responsabili ovvero i grandi motori diesel continuavano a circolare (ed inquinare) e gli impianti di riscaldamento non venivano certo spenti, pur essendo anch'essi notoriamente grossi produttori di PM 10.L'altro aspetto inquietante è che la società che ha il più imponente parco di grandi veicoli diesel di tutta la Toscana (A.T.A.F.) è controllata direttamente dallo stesso Comune di Firenze.Fino a pochi mesi fa, un autobus ATAF su tre circa (ovvero 100 su 350) aveva un'anzianità di oltre 14 anni; di questi, circa 40 avevano un'anzianità di oltre 20 anni e dei 350 autobus a gasolio, la metà non avevano neanche l'omologazione Euro 1.Licenza di inquinare si potrebbe affermare tranquillamente!La capacità inquinante di uno di questi veicoli, è di centinaia di volte maggiore rispetto ad una singola auto, soprattutto se Euro 3 o Euro 4, ma, nonostante questi dati risaputi, durante i giorni di targhe alterne, i veicoli privati erano ugualmente bloccati.Si arriva all'assurdo che "chi produce la maggior quantità di inquinamento" è beneficiato da questa situazione perché se c'è inquinamento si bloccano i veicoli privati, i cittadini sono "costretti" a servirsi di questi autobus altamente inquinanti, che per il semplice effetto di poter viaggiare liberamente, producono ancora più inquinamento, in un bellissimo circolo vizioso.L'altra notizia inverosimile, è quella che gli obbligatori controlli delle emissioni inquinanti (i famosi bollini blu antinquinamento che le nostre auto devono avere previo il superamento dell' esame effettuato nei centri specializzati), è effettuato "in proprio" tramite una sorta di autocertificazione direttamente dall'ATAF.Comune di Firenze controllato e controllore nel medesimo tempo, mentre i "normali" cittadini, alle prese con esaminatori "esterni" che verificano, controllano ed eventualmente "bocciano" la nostra auto quando inquina più del normale, ci costringono a doverose riparazioni per poter circolare.L'altra importantissima concausa (ancora non ammessa dall'A.C.) che determina la produzione delle sostanze inquinanti è data dalla scelta sconsiderata di penalizzare con ogni mezzo la fluidità del traffico, affinché gli automobilisti, costretti ad estenuanti ingorghi, siano obbligati ad utilizzare i mezzi pubblici (risanando così anche le asfittiche casse dell'ATAF).Il fatto è che la (voluta) mancata fluidità del traffico, produce conseguentemente una maggior quantità di sostanze inquinanti, quando le auto, invece di procedere in quinta marcia con "un filo gas", sono costrette a percorrere la viabilità cittadina con movimenti "stop and go".La sincronizzazione dei semafori sul "rosso", il restringimento artificiale delle carreggiate, la collocazione fuori da ogni regola delle fermate dell'ATAF ("strizzate" dalle strisce blu della controllata Firenze Parcheggi e per questo in aperto contrasto con quanto disposto dal Codice della Strada), costringe gli autobus a fermarsi in mezzo alla strada per le operazioni di discesa/salita dei passeggeri, bloccando tutta la circolazione dei veicoli dietro di essi, interrompendo la fluidità di marcia e aumentando esponenzialmente la produzione (evitabilissima) delle sostanze inquinati.La caparbietà con la quale si continua a difendere la ZTL più grande d'Italia, che costringe gli automobilisti a percorrere i viali (non esistono circonvallazioni), invece di creare strade di solo attraversamento interno ad essa per passare semplicemente da un punto ad un altro (anche vicino) della città, aumenta il numero delle auto in circolazione sulle uniche strade disponibili e la produzione di sostanze inquinanti.Scelte volute, si potrebbe pensare, non per diminuire l'inquinamento, ma per aumentarlo!E' finita un'epoca, quella in cui la protezione ad oltranza di certe scelte che penalizzano sempre e comunque il privato per favorire l'azienda pubblica, ha dimostrato tutti i limiti del "pubblico" ad ogni costo.Le scelte che un'Amministrazione Pubblica responsabilmente dovrebbe compiere, non sono quelle dettate dai giochi di potere che subordinano poi le vere esigenze dei cittadini, a quelle più facili di una bassa dietrologia, ma scelte sensate in favore della collettività.Si vuole doverosamente "combattere" l'inquinamento, ma tramite scelte ideologiche lo si aumenta, si cerca di salvaguardare i cittadini, ma questi scappano da Firenze per rifugiarsi in altri comuni.Firenze, capitale del degrado (voluto), dell'inquinamento (provocato), del traffico (volutamente) al collasso, delle attività commerciali del centro (volutamente) in crisi: era questo il programma di governo del Sindaco Domenici?».(fn)