Funzioni del difensore civico: interviene Anna Nocentini, presidente commissione affari istituzionali
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, presidente della commissione affari istituzionali:«Il Consiglio Comunale ha recentemente approvato un primo pacchetto di modifiche allo Statuto del Comune di Firenze. La modifica statutaria non è un atto di normale amministrazione ed è per questo utile una particolare cautela nel produrle ed un efficace comunicazione con i cittadini.Rimandiamo ad altre occasioni la riflessione relativa all'introduzione nello Statuto del riferimento alla Costituzione repubblicana e al nuovo concetto di beni comuni con particolare riferimento all'acqua.Preme adesso illustrare il pacchetto più corposo di emendamenti, quello relativo al Difensore Civico ed esplicitarne il senso politico.Le funzioni del Difensore Civico si stanno progressivamente definendo, in base alla necessità di ricomporre la relazione fra cittadini e istituzioni che le modifiche legislative nella Pubblica Amministrazione e le scelte di esternalizzazione dei servizi hanno prodotto.La legislazione degli ultimi 10/15 anni ha portato all'elezione diretta del Sindaco, al quale spetta la nomina degli assessori come persone, non elette, di sua fiducia; ha modificato altresì le competenze del Consiglio Comunale, attribuendogli competenze deliberative in funzione di indirizzo e controllo dell'attività amministrativa ed ha assegnato ai tecnici, al personale amministrativo, autonomia di spesa all'interno del budget stabilito e piena responsabilità.In questo quadro, troppo brevemente schematizzato, è fortemente modificata la funzione del Consiglio Comunale, che è l'organo che nella sua pluralità rappresenta i cittadini tutti, con la conseguenza che il Consiglio stesso non è di fatto a conoscenza di procedure o attività dell'amministrazione e degli effetti immediati che queste possono produrre sulla cittadinanza.A questa prima considerazione si deve aggiungere il fatto che l'Ente Locale non gestisce più direttamente nessun servizio, ma attraverso diverse forme, dalle società per azioni ai consorzi pubblici (ultimo quello della Società della Salute), tutte le gestioni sono esternalizzate cosicché al Consiglio Comunale, e ai suoi componenti, rimane solamente la capacità di esprimersi su politiche di indirizzo attraverso i propri rappresentanti nei Consigli di Amministrazione, nominati peraltro dal Sindaco.E' evidente, da questa breve ricostruzione, che si è determinata una sorta di separazione fra l'istituzione e i cittadini, la cui composizione è in qualche modo recuperata attraverso strumenti diversi: la relazione politica che ogni gruppo consiliare e forza politica ha direttamente con i cittadini, prima di tutto; tutto quanto sintetizzabile nella formula "nuove forme di democrazia"; infine la funzione amministrativa del Difensore Civico al quale i cittadini possono rivolgersi per segnalare ciò che ritengono errato nelle procedure e nei servizi di cui sono fruitori.E' quindi dalla riflessione aperta sul ruolo del Consiglio Comunale che sono scaturite le modifiche statutarie relative al Difensore Civico, una riflessione che questo Consiglio e la Commissione Affari Istituzionali hanno appena iniziato, ma sul quale si stanno fortemente impegnando e che ha individuato nel rapporto diretto fra il Difensore Civico e le Commissioni Consiliari una delle possibili vie di ricomposizione della relazione con i cittadini.Viene infatti stabilito che, oltre alla presentazione della relazione annuale, il Difensore Civico, ogni volta che lo ritenga opportuno, può sottoporre alla Presidenza del Consiglio e alla Commissione competente, questioni che ritenga necessitino di particolare attenzione. Un filo diretto quindi, che si ristabilisce fra i cittadini che si rivolgono con segnalazioni, proteste e richieste al Difensore Civico e che questo, in base alla gravità, al numero ecc., ritiene utile riproporre all'attenzione politica e amministrativa dei Consiglieri.Nel rispetto quindi delle caratteristiche e competenze sia della Giunta che dell'apparato amministrativo, il Difensore Civico diventa e si può porre come interlocutore diretto anche delle Commissioni Consiliari. L'esperienza di diversi anni pone lo stesso Difensore Civico in grado di affermare che "nel rapporto fra cittadini e burocrazia si creano situazioni di incomprensione" e che ha riscontrato " esempi lampanti di illegalità oltre che di non corretta amministrazione".La modifica statutaria, che lo stesso Difensore Civico ha pienamente condiviso, se pure non risolve il problema istituzionale del Consiglio Comunale, si inserisce nella volontà politica condivisa dalla maggioranza, da Rifondazione Comunista, da Unaltracittà/unaltromondo, di non precludere alcun percorso di relazione con i cittadini e allo stesso tempo di operare concretamente per ridefinire le competenze politiche del Consiglio stesso, sia in relazione all'apparato tecnico che in relazione all'esecutivo».(fn)