Firenze Parcheggi, interviene Gaia Checcuci (AN)
Questo il testo dell'intervento della consigliera di AN Gaia Checcucci:«Con la Delibera n° 2005/G/00559 n° 2005/00717, la G.C. all'unanimità ha ampiamente dimostrato di come sia possibile entrare in contenzioso con se stessi e
. addirittura perdere.Tutto risale ad una "banale" occupazione di suolo pubblico per il quale, il soggetto gestore (Comune) pretende soldi da il soggetto occupante (Firenze Parcheggi).Fino a qui tutto regolare, il problema è che il soggetto che deve pagare, è praticamente il solito che deve riscuotere.Invece di trovare una soluzione interna a questa vicenda kafchiana, partono le carte bollate e si mettono in moto gli avvocati.Inizia il contenzioso che vede affermarsi le "ragioni" di Firenze Parcheggi in Commissione Tributaria Provinciale.Si accetta il verdetto dato da un Giudice terzo ponendo fine ad una vicenda di assurda burocrazia quotidiana?Neanche per sogno, ci si intestardisce
. tanto gli avvocati li paga "pantalone" ovvero i cittadini.E allora, via con l'Appello del Comune in Commissione Tributaria Regionale, che questa volta da ragione all'appellante.1 a 1 palla al centro e la Firenze Parcheggi ricorre alla Suprema Corte di Cassazione, la quale accoglie il ricorso, cassando la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale.Ovviamente a questo punto la storia si fa intrigante e si aprono "interessanti" ipotesi di soccombenza, al punto tale che la stessa Giunta Comunale, rileva che: "dall'esame dello svolgimento del contenzioso emergono elementi tali da poter riconoscere che l'eventuale prosieguo del ricorso, con la riassunzione dinanzi ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale, presenta aspetti di incertezza non trascurabili in considerazione del fatto che per casi analoghi l'Amministrazione è risultata soccombente".Dopo quasi dieci anni di contenzioso e un niente di fatto, si arriva quindi ad una transazione extragiudiziale che vede il soggetto che ha praticamente "vinto" (la Firenze Parcheggi) accettare richieste economiche talmente penalizzanti (in pratica la cifra oggetto del contenzioso gravata inoltre delle spese legali), che sfuggono alla razionalità e al buon senso.Dopo anni di contenzioso in giro per le sedi giudiziarie dell'Italia (con relative spese) e con una vittoria "praticamente in tasca", la Firenze Parcheggi S.p.A., si accorda per una cifra che è in pratica quella per la quale ha scatenato una "Guerra di Troia" (come durata).Incredibile, o per meglio dire assurdo, quando si pensa che Firenze Parcheggi è il Comune di Firenze, e il Comune di Firenze è la Firenze Parcheggi.Perché la vicenda assurda, non è quella che vede due soggetti differenti entrare in contenzioso, l'assurdità è quando i due soggetti sono la medesima emanazione della solita espressione politica ed economica e nonostante questo, si arriva alle sedi giudiziarie nelle quali l'unico perdente sarà il cittadino.Tutti questi soldi "sprecati" in parcelle di Avvocati, in un modo o nell'altro saranno "pescati" direttamente dalle tasche dei cittadini, e infatti ecco che con la Delibera 2005/DD/10588 del 22/11/2005, viene confermata la spesa della controversia pari a 6.299,01 (quota parte del Comune, ovvero di competenza di noi cittadini).Ulteriore motivo di "meraviglia" è che la Firenze Parcheggi, nonostante la prevedibile vittoria in sede giudiziaria decide di pagare e di farsi carico anche delle spese legali.Una società così florida che ormai da alcuni anni vede il suo fatturato aumentare continuamente soprattutto grazie ai "rimborsi" delle multe (11,4 per ogni multa fatta dai suoi dipendenti, per un totale di 1.554.355,00 di "rimborsi" nel 2003, pari a 150.672 multe, e di 1.840.000,00 nel 2004 pari a 157.835 multe), alla gestione (senza gara) di parcheggi, alla gestione (senza gara) delle porte telematiche con relativi telepass e permessi cartacei (oltre 8.000.000,00 di di incassi), oltre alla gestione della pubblicità nelle sue aree di pertinenza (in pratica tutta Firenze) e a tutte le centinaia di bici e veicoli elettrici che puntualmente il Comune di Firenze le (si) regala, non ha certo grossi problemi a "recedere" da posizioni di contenzioso e ad assumersi gli oneri,
tanto
., i rimborsi delle multe che tante soddisfazioni danno al cassiere della Firenze Parcheggi (nonostante che il Consiglio Comunale il 30 Marzo 2004 abbia deciso di annullare), continuano imperterriti ad affluire nelle sue più che floride casse e questo, nonostante le chiare indicazioni e la volontà dei rappresentanti dei cittadini che siedono in Consiglio Comunale.Ma che il Comune di Firenze guardi benevolmente la sua S.p.A. preferita, è dimostrato anche dal rendiconto economico della gestione della sosta che in maniera tanto allegra ha demandato in esclusiva alla Firenze Parcheggi.Nel 2003 la Firenze parcheggi ha incassato di soli parcheggi 9.104.981,00 (tralasciamo quindi rimborsi di multe, gestione telepass & permessi, introiti pubblicitari, donazioni in natura ecc.), mentre nel 2004 la cifra sale a 10.965.457,00.A fronte di questi importanti incassi, la S.p.A. ha pagato al Comune di Firenze per la gestione di queste decine di migliaia di posti auto, solamente 600.000,00 nel 2003 e 1.000.000,00 nel 2004.Solamente questo, perché la Firenze Parcheggi nel corso degli anni, non ha mai distribuito utili ai soci (e quindi principalmente al Comune), nonostante gli ottimi bilanci, ma anzi ricordiamo che nel 2003 il Comune "le ha restituito" per le multe 1.554.355,00 e nel 2004 1.840.000,00.Gli ottimi risultati economici sono senza dubbio anche il risultato di una scelta politico/economica che continua a modellare una Z.T.L. ad uso e consumo della Firenze Parcheggi.I confini della Z.T.L., le zone escluse, le staffe di percorrenza, la stessa disposizione delle porte telematiche sono studiate in funzione di garantire il libero accesso a tutti i numerosi parcheggi (ben dentro il Centro Storico) gestiti dal Comune di Firenze, tramite la controllata Firenze Parcheggi, a discapito di numerosi altri parcheggi in "concorrenza" con la società del Comune.La questione è indubbiamente anomala e meriterebbe l'intervento delle Autorità di Vigilanza».(fn)