Stabile occupato in via Bolognese, Rifondazione risponde a Stella (FI)

Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e dei consiglieri Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti«Interveniamo in merito all'interrogazione presentata dal consigliere Marco Stella(FI) che con accenti inquisitori chiede al sindaco "quali provvedimenti intende assumere al fine di garantire il rispetto della legalità e tutelare il diritto alla tranquillità e al decoro dei cittadini residenti". Sappiamo che l'arroganza è figlia della paura e che questa è a sua volta figlia dell'ignoranza e quindi vogliamo dare alcune informazioni elementari che, forse, sono sfuggite all'interrogante. Innanzi tutto questo gruppo di occupanti è formato da sole ragazze che non sono punkabbestia ma studentesse impegnate da anni in attività sociali e politiche in tutta Firenze. Durante la campagna referendaria della primavera scorsa sulla procreazione assistita esse hanno dato vita a un gruppo chiamato "Vagine volanti", che si è speso sulle questioni di genere e sui temi relativi alla laicità dello stato in un momento, che purtroppo continua tutt'ora con gli attacchi provenienti da più parti alla legge 194, di forte ingerenza nella vita politica da parte delle gerarchie ecclesiastiche. Crediamo che il "diritto alla tranquillità e al decoro" di cui parla l'interrogazione andrebbe riferita a quanti ogni giorno minacciano i nostri diritti acquisiti e impediscono l'affermarsi di una libertà autentica fatta di emancipazione e di autodeterminazione. Rispetto all'occupazione del locale in via bolognese vogliamo sottolineare che queste ragazze si sono riappropriate di uno stabile abbandonato da anni, come moltissimi altri in città e nella provincia, in un momento in cui, a fronte di una carenza di alloggi per studenti e giovani in primis ma anche per tutti gli altri cittadini che pagano affitti esorbitanti, con la finanziaria del governo Berlusconi è stata eliminata l'ICI per la chiesa cattolica e per le altre religioni( che, in Italia, non possiedono altrettanti beni immobili). Crediamo che questo sia il vero scandalo verso cui rivolgersi piuttosto che accanirsi contro un gruppo di ragazze che lottano per la libertà loro e di tutti e tutte noi. Ci auguriamo infine che l'amministrazione comunale prenda le distanze da questi atteggiamenti da inquisizione con una risposta appropriata nel segno della laicità e della tolleranza civile».(fn)