Vicenda Ataf, il vicesindaco Matulli in consiglio comunale: "Una situazione preoccupante, con margini di manovra sempre più esigui"

La situazione dell'Ataf dopo la bocciatura della bozza di intesa con l'azienda da parte dell'assemblea dei lavoratori, le prospettive della società anche in vista dell'assemblea dei soci prevista per domani. Sono stati questi i temi affrontati dal vicesindaco Giuseppe Matulli nel corso del suo intervento in consiglio comunale in merito allo stato di salute dell'azienda del trasporto pubblico dell'area fiorentina."La situazione dell'Ataf desta le preoccupazioni del Comune di Firenze e delle altre amministrazioni (Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Impruneta, Calenzano, Fiesole e Vaglia) che fanno parte della società per azioni – ha esordito il vicesindaco Matulli –. I margini di manovra stanno diventando sempre più esigui ed è arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, come hanno fatto le amministrazioni comunali. Infatti, nel momento in cui è emersa la dimensione di crisi dell'azienda, i comuni soci hanno optato per il rilancio della società. Si decise di procedere non solo per il mantenimento del capitale ma per la costituzione della base patrimoniale del rilancio con una ricapitalizzazione che andava oltre le perdite previste. La sola condizione che allora noi ponemmo all'azienda è che ci fosse un piano industriale che illustrasse i termini del rientro nell'equilibrio finanziario. Condizione – ha continuato il vicesindaco Matulli – che l'azienda ha rispettato". Il piano industriale fu infatti presentato anche se, a causa della vertenza nazionale sulla malattia, i tempi di realizzazione si solo allungati di un anno. "La soluzione individuata consente di recuperare gli equilibri dell'azienda senza tagliare l'occupazione – ha ripreso il vicesindaco –. D'altra parte, non possiamo dimenticare la situazione del trasporto pubblico a livello nazionale, dove le difficoltà non si limitano al finanziamento del servizio ma toccano anche i capitali delle società. Una situazione in cui non mancano casi clamorosi di crisi, come quello di Genova dove l'azienda locale è addirittura passata attraverso il fallimento. Sulla base di queste considerazioni, insieme alle altre amministrazioni comunali optammo convinti per una ricapitalizzazione ampliata rispetto alle esigenze, proprio perché puntavamo sul rilancio dell'azienda. Ebbene, rispetto a questa prospettiva – ha continuato il vicesindaco Matulli – ci siamo trovati di fronte a una perdita di 27mila euro al giorno, pari a 10 milioni di euro nell'esercizio finanziario. La settimana scorsa siamo arrivati alla conclusione di un'intesa sul piano industriale tra la direzione dell'azienda e la rappresentanza sindacale unitaria, intesa che prima di essere firmata è stata sottoposta all'assemblea. Ebbene, l'assemblea ha clamorosamente smentito all'unanimità l'intesa che era stata raggiunta. Questo significa – ha precisato ancora il vicesindaco Matulli – che domani andiamo all'assemblea dell'azienda ad abbattere di oltre 9 milioni il capitale della società. Ed è chiaro che se noi continuiamo ad avere un'azienda che non riesce ad organizzarsi per evitare una perdita di 10 milioni di euro all'esercizio, non saremo in grado procedere alla ricapitalizzazione. Dobbiamo quindi avere la consapevolezza che siamo di fronte a una crisi che rischia di pregiudicare il futuro non solo dei posti di lavoro dei dipendenti dell'Ataf ma la stessa funzionalità di un servizio essenziale quale è il trasporto pubblico locale. Altrimenti – ha concluso il vicesindaco Matulli – sarà difficile recuperare una situazione che va rapidamente deteriorandosi". (mf)