Lotta di Liberazione nazionale, commemorato il sacrificio di Mario Sbrilli
E' stato commemorato, questa mattina alla caserma Redi, il sacrificio di Mario Sbrilli, giovane partigiano e studente di medicina alla scuola di sanità militare di Firenze, ucciso dai nazifascisti nel 1944 a San Polo di Arezzo e medaglia d'oro al valor militare.Per l'amministrazione comunale era presente la consigliera Susanna Agostini.Alla memoria di Mario Sbrilli è stata dedicata una lapide commemorativa nel chiostro della caserma Redi. (fn)Questo il testo della motivazione della medaglia d'oro al valor militare conferita a Mario Sbrilli«Giovane partigiano già provato per fede e dedizione alla causa e segnalato per assistenza medica generosamente prodigata nelle più difficili circostanze ai compagni feriti, accorreva di sua iniziativa là dove una delle formazioni affidate alle sue cure trovavasi gravemente impegnata da superiori forze tedesche. Chiusosi il cerchio intorno a pochi valorosi cadeva in mani nemiche insieme a numerosi feriti. Riconosciuto per medico nell'esercizio delle sue funzioni veniva lasciato in libertà mentre i tedeschi si apprestavano a trucidare i feriti. Generosamente egli offriva allora la sua vita in cambio di quella dei partigiani e, allo scopo di persuadere i carnefici, si dichiarava comandante responsabile. Non gli veniva dato ascolto ed i barbari cominciarono a gettare i prigionieri ancora vivi in una fossa. Animato da nobile sdegno Mario Sbrilli si lanciava sugli ufficiali schiaffeggiandoli e percuotendoli con disperata energia sino a che una scarica lo gettava esanime sopra i suoi compagni generosamente difesi. Nobile esempio di abnegazione e monito a quei soldati che con ferocia disonorano la divisa.San Polo di Arezzo, 14 luglio 1944»