Delegazione della città giapponese di Gifu a Firenze: domani una serie di iniziative in Palazzo Vecchio
La "cerimonia del tè" sarà domani il momento più suggestivo dell'incontro fra l'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani e la delegazione della città giapponese di Gifu, legata a Firenze da un patto di amicizia dal 1978. La delegazione giapponese, guidata dal presidente del consiglio comunale Dai Yamada, arriverà in Palazzo Vecchio alle 10 e sarà ricevuta dall'assessore Giani nella sala di Lorenzo. Nel pomeriggio (a partire dalle 17.30) nel Salone dei Cinquecento si svolgerà "Miyabi", una serie di eventi coordinati da Kazuko Usui, rappresentante del Comune di Gifu a Firenze. Oltre alla "cerimonia del tè" sono previste sfilate di moda, composizioni di fiori, danze e altre manifestazioni della tradizione e della cultura giapponese. La sera, sempre alla presenza dell'assessore Giani e della presidente Lucia Astore, a villa Viviani si celebrerà il gemellaggio tra il Lions Club Michelangelo di Firenze e il Lions Club Kinka di Gifu, che sarà suggellato dalla cerimonia del dono."Gifu, assieme alla nostra città gemella Kyoto ha sottolineato l'assessore Giani rappresenta il ponte di collegamento fra Firenze e il Giappone e ha dimostrato particolare apprezzamento per una serie di iniziative culturali. Ultimo esempio la recente visita a Gifu di una delegazione fiorentina da me guidata. Vorrei anche ricordare che ogni anno, il 9 luglio in ricordo del terribile bombardamento del 1945, su precisa richiesta della città di Gifu, tutte le città amiche fanno suonare le campane dei loro monasteri principali ed espongono il vessillo della pace. Cosa che puntualmente avviene col suono della Martinella e dell'apposizione sulla Torre di Arnolfo della bandiera arcobaleno".L'assessore Giani ha anche ricordato la statua in bronzo di "Usho", il pescatore con il cormorano, opera dello scultore Kousei Tateno, che è stata donata da Gifu e che è stata posta nella rotonda di piazza Gavinana. La statua rappresenta un metodo di pesca tradizionale giapponese "la pesca con il cormorano" che viene praticata da circa 1300 anni nei fiumi su zattere strette e lunghe ottenute con quattro o cinque grosse canne di bambù legate insieme. Poiché la pesca si svolge di notte, alla zattera sono applicate delle lampare. La caratteristica di questa tecnica, è l'utilizzo del cormorano, un grande uccello nero in grado di immergersi nelle acque dei fiumi fino a tre metri di profondità.(fd)