Situazione lavoratori del magazzino Unicoop, interrogazione di Nocentini, Pieri, Ontanetti, De Zordo e Pettini
La situazione dei lavoratori del magazzino Unicoop è al centro di una interrogazione urgente presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista AnnaNocentini, dai consiglieri Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti, dalla capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo Ornella De Zordo e dal consigliere dei Comunisti Italiani Luca Pettini.«Il consiglio comunale si ricorda nell'interrogazione - si è già in precedenza occupato della vertenza del magazzino Unicoop e veniva informato delle le motivazioni che avevano dato origine all'ordine di servizio che imponeva ai dipendenti esclusivamente il turno del mattino e affidava alla cooperativa CFT il turno pomeridiano. Le motivazioni erano da individuare nella necessità del superamento e ridimensionamento dell'attività notturna, a seguito di richieste avanzate dai cittadini residenti nell'area contigua al magazzino per i rumori che l'attività notturna comporta e nella richiesta di 35 dipendenti di essere trasferiti ed assegnati alla rete di distribuzione. In quella stessa occasione il consiglio veniva anche informato che tale azienda non stava dispiegando una strategia tesa a non confermare i contratti a termine, che il bilancio veniva chiuso in attivo, che la strategia dell'azienda era la riduzione dei costi al dettaglio, confermando altresì l'interesse di questa amministrazione insieme con il Comune di Scandicci e la provincia a che il contenzioso con la rappresent6anze sindacali unitarie, a seguito dell'ordine di servizio, fosse risolto».«Siamo però stati informati hanno sottolineato i cinque consiglieri del permanere della situazione di assenza di relazioni sindacali sui temi del contratto integrativo aziendale, organici, orari, con esclusione della sicurezza sul lavoro. Le attività del turno notturno non sono state ridimensionate né soppresse, e quindi l'appalto alla CFT è aumentato coprendo di fatto il turno pomeridiano e il turno notturno. L'ufficio provinciale del lavoro ha invitato formalmente l'azienda a riprendere le relazioni sindacali, cosa a cui la stessa si sottrae ponendo come presupposto indiscutibile il recepimento dell'ordine di servizio citato, sottraendo quindi dalla discussione un argomento proprio della contrattazione di II livello. Non vengono ricoperti i posti dei pensionati e che sono ridotti a pochissimi i contratti a termine per i quali è stata eliminata la graduatoria di anzianità e si procede per chiamate nominali, riducendo anche il livello di trasparenza che dovrebbe caratterizzare la cooperativa».«Tutto ciò si configura come vera e propria esternalizzazione dell'attività del magazzino prosegue il documento - genera panico fra i dipendenti e incertezza per il loro futuro».I cinque firmatari dell'interrogazione vogliono sapere dall'amministrazione «se quanto sopra esposto corrisponda a verità»; «se, viste la caratteristica cooperativa e l'importanza cittadina dell'azienda sia possibile sollecitare una strategia aziendale che non si basi sulla riduzione del costo del lavoro»; «se non si ravveda la necessità di un monitoraggio costante delle vertenze che vengono di volta in volta portate all'attenzione del consiglio comunale, non comprese fra quelle all'attenzione dell'unità di crisi interistituzionale». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia: interrogazione urgente(visto l'argomento) con risposta in aulaOggetto: situazione lavoratori magazzino Unicoop FirenzeProponenti: Anna Nocentini, Ornella De Zordo, Pierluigi Ontanetti, Luca Pettini, Leonardo PieriPremessoChe il Consiglio si è già in precedenza occupato della vertenza del magazzino Unicoop di Scandicci, sia con un incontro con la conferenza dei capigruppo che con la risposta all'interrogazione 125/2005Che in questa circostanza il Consiglio Comunale veniva informato che le motivazioni che avevano dato origine all'ordine di servizio che imponeva ai dipendenti esclusivamente il turno del mattino e affidava alla cooperativa CFT il turno pomeridiano, erano da individuare:1. nella necessità del "superamento e ridimensionamento dell'attività notturna" a seguito di richieste avanzate dai cittadini residenti nell'area contigua al magazzino per i rumori che l'attività notturna comporta, comportando quindi l'attribuzione a detta cooperativa dell'attività pomeridiana e il "superamento del turno notturno";2. nella richiesta di 35 dipendenti di essere trasferiti ed assegnati alla rete di distribuzione; che il Consiglio Comunale nella stessa occasione veniva altresì informato che tale azienda non stava dispiegando una strategia tesa a non confermare i contratti a termine; che il bilancio veniva chiuso in attivo, che la strategia dell'azienda era la riduzione dei costi al dettaglio, confermando altresì l'interesse di questa amministrazione insieme con il Comune di Scandicci e la provincia a che il contenzioso con la RSU, a seguito dell'ordine di servizio, fosse risolto.Essendo stati informati del permanere della situazione di assenza di relazioni sindacali sui temi del contratto integrativo aziendale, organici, orari, con esclusione della sicurezza sul lavoro;che le attività del turno notturno non sono state ridimensionate né soppresse, e quindi l'appalto alla CFT è aumentato coprendo di fatto il turno pomeridiano e il turno notturno;che l'Ufficio provinciale del lavoro ha invitato formalmente l'azienda a riprendere le relazioni sindacali, cosa a cui la stessa si sottrae ponendo come presupposto indiscutibile il recepimento dell'ordine di servizio citato, sottraendo quindi dalla discussione un argomento proprio della contrattazione di II livello;che non vengono ricoperti i posti dei pensionati e che sono ridotti a pochissimi i contratti a termine per i quali è stata eliminata la graduatoria di anzianità e si procede per chiamate nominali, riducendo anche il livello di trasparenza che dovrebbe caratterizzare la cooperativa;considerato che tutto ciò si configura come vera e propria esternalizzazione dell'attività del magazzino e genera panico fra i dipendenti e incertezza per il loro futuro;tutto ciò premesso si interroga l'Amministrazione per conoscere:1. se quanto sopra esposto corrisponda a verità;2. se, viste la caratteristica cooperativa e l'importanza cittadina dell'azienda sia possibile sollecitare una strategia aziendale che non si basi sulla riduzione del costo del lavoro;3 se non si ravveda la necessità di un monitoraggio costante delle vertenze che vengono di volta in volta portate all'attenzione del Consiglio Comunale, non comprese fra quelle all'attenzione dell'Unità di crisi interistituzionale.