Rifondazione: «Il Comune intervenga per aiutare i profughi di guerra eritrei ed etiopi»
iQuesto il testo dell'intervento della capogrupo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e dei consiglieri Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti:«Le trenta persone che, nonostante i loro paesi siano in conflitto, attualmente convivono nella palazzina fatiscente di via Sant'Agostino, sono fuggite da una guerra sanguinaria che ha provocato già decine di migliaia di morti e dunque sono considerate disertori e punibili in patria con la pena di morte.A Firenze non hanno trovato nessun tipo accoglienza da parte dell'amministrazione comunale che se ne è lavata le mani in barba al diritto d'asilo e alle politiche dell'accoglienza tanto sbandierate dal sindaco e dalla giunta.Di fronte a questo silenzio assordante c'è stata una forte azione di una parte dei movimenti e della società civile fiorentine che si sono mobilitate nelle scorse settimane per trovare soluzioni concrete come un tetto sopra la testa, viveri e tutto ciò che è stato possibile fare considerando le estreme difficoltà economiche ed organizzative. Questo nostro intervento oltre che un atto di solidarietà ha il valore dunque anche dell'appello a tutte le altre associazioni e ai movimenti che si impegnano quotidianamente nelle politiche dell'accoglienza e della solidarietà per togliere queste famiglie, questi uomini e queste donne da una condizione disumana e rendere dignitosa la loro permanenza nella nostra città. Questa situazione è indecente e le istituzioni cittadine non possono avere un comportamento ponziopilatesco o ventilare proposte sul modello bolognese del rispetto della legge e dell'ordine. Senza legittimità non c'è legalità che tenga, così come senza diritti non può esserci quella libertà che queste trenta persone hanno cercato a Firenze dopo averla perduta nella guerra che da troppo tempo insanguina i loro paesi».(fn)