Centrosinistra, Rifondazione e Unaltracittà/Unaltromondo «Giusta la posizione dell'Anci sulla legge finanziaria»:
Un ordine del giorno con il quale il consiglio comunale condivide «le posizioni espresse dall'Anci sollecitando l'attenzione sugli effetti dannosi per i servizi e per l'occupazione che provoca il blocco della spesa per il personale» è stato approvato nella seduta di oggi dell'assemblea di Palazzo Vecchio. Il documento era stato presentato dalla maggioranza di centrosinistra insieme a Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo.Il consiglio comunale «approva gli emendamenti definiti dall'Anci e proposti al Governo ed a tutti i gruppi parlamentari, sollecitando altresì i parlamentari a sottoscrivere le modifiche al disegno di legge da inserire nel maxi emendamento del Governo e da avanzare nell'iter parlamentare di conversione»; «invita la giunta a definire la bozza di bilancio di previsione 2006 in base alla normativa al momento vigente, sottoponendolaquanto prima all'esame del consiglio comunale in modo che possa essere approvata entro la scadenza del 31 dicembre 2005»; «conferma l'attenzione alcontenimento dei costi della politica adottando provvedimenti specifici anche indipendentemente dalle scelte del Governo e del Parlamento, pur nella consapevolezza della modesta incidenza di queste spese sul bilancio comunale». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:COMUNE DI FIRENZEIl Consiglio Comunale di FIRENZEVisto il disegno di legge recante la proposta di legge finanziaria per l'esercizio 2006 presentato dal Governo all'esame del Parlamento;- considerato che si tratta di una manovra pesante ed insostenibile per i bilanci degli enti locali;- considerato che la finanziaria 2006 giunge dopo dieci anni di tagli e contenimenti dei costi conseguenti ad interventi di razionalizzazione e di comportamenti virtuosi da parte del comparto delle autonomie locali, così come riconosciuto autorevolmente sia dalla Corte dei Conti sia dal DPEF 2005 del Governo;- ricordato che le autonomie locali hanno applicato in modo rigoroso le norme del patto di stabilità con ciò portando un contributo sostanziale, più di altri, al risanamento delle finanze pubbliche;- richiamata l'inadeguatezza degli indirizzi contenuti nel disegno di legge sulla finanziaria, anche per quanto riguarda l'economia del Paese, che provocheranno un effetto depressivo al posto del rilancio che sarebbe invece necessario;- richiamata la mancanza assoluta di prospettiva per ciò che riguarda un assetto definito di riordino della finanza locale, con la cessazione del sistema della finanza derivata e l'attribuzione della piena ed effettiva autonomia tributaria agli enti locali conferendo loro adeguati strumenti per le politiche delle entrate;- ricordato che l'Alta commissione per l'attuazione dell'art.119 della Costituzione ha già consegnato al Governo, alla scadenza del 30 settembre, dopo vari rinvii, il proprio lavoro sul cosiddetto "federalismo fiscale" e che, nonostante ciò, non sono state tuttora assunte determinazioni in merito ai contenuti del rapporto dell'Alta Commissione;- criticato il metodo secondo cui alle rappresentanze delle autonomie locali e regionali non è stata data finora l'opportunità partecipare ad un tavolo di confronto con il Governo sulla finanziaria 2006 e che si è quindi modificato il modello della concertazione interistituzionale e la possibilità di partecipare alla definizione delle misure di bilancio dello stato;- criticato altresì il taglio propagandistico di alcune norme proposte, come quelle sulle auto blu, sulle consulenze, sugli eventi di valorizzazione delle città che, pur avendo una incidenza sulla spesa, spesso risultano essenziali e complementari all'attività delle amministrazioni mentre in altre situazioni, come ad esempio nei comuni di minori dimensioni demografiche, sono praticamente inesistenti; ricordato, per quanto riguarda il Comune di Firenze le numerose azioni già adottate per contenere i costi della politica (rideterminazione da un terzo ad un quartod el tetto massimo dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, indirizzi alle società ed enti partecipati circa la moderazione delle indennità e dei gettoni per la partecipazione agli organi societari) e per limitare il ricorso alle consulenze professionali e ai rapporti di lavoro atipici' ";- rilevato quindi che è in atto un tentativo di mortificare le autonomie locali e regionali a fronte, peraltro, della equiordinazione fra Enti locali, Regioni e Stato, componenti paritetiche della Repubblica, sancita dalla Costituzione delineando così un contesto di conflittualità istituzionale che recherà certamente danno alla situazione generale del Paese, chiamato, invece, ad uno sforzo comune per far fronte ai problemi reali e per uscire da una situazione di crisi economico-sociale;- evidenziata la drammaticità di alcune misure del disegno di legge finanziaria, con particolare riferimento alla riduzione delle risorse anche destinate a parte del sistema sociale allargato colpendo servizi come le mense e trasporti scolastici, l'assistenza ad anziani e diversamente abili che si accompagnano ad altri provvedimenti quali il decreto 168/2004 (cosiddetto taglia-spese), intervenuto nel corso della gestione dell'esercizio passato, e la riduzione del 50% del Fondo sociale 2005, riduzione che per la Toscana ammonta a circa 31 milioni di euro;- criticata la scelta operata con questo disegno di legge finanziaria, per la quale grava sui bilanci degli enti locali il maggior sforzo di aggiustamento dei conti pubblici, senza un adeguato equilibrio fra le varie componenti della Repubblica;- evidenziato quindi che in base all'attuale disegno di legge finanziaria 2006 i comuni dovranno tagliare l'offerta di servizi alla persona, con gravi ripercussioni sulle modalità di erogazione ovvero provvedendo alla soppressione di alcuni di essi, minando così la coesione sociale e la solidarietà propria di un Paese che ha fatto dello stato sociale una delle principali caratteristiche del proprio modello economico sociale;Il Consiglio Comunale di FIRENZE- Ritiene quindi insostenibile per gli Enti locali la proposta di legge finanziaria contenuta nel disegno di legge del Governo;- Condivide la scelta di compartecipare, così come è stato sinora, agli impegni di risanamento della finanza pubblica nel rispetto degli obblighi assunti in sede europea;- Chiede con forza al Governo di avviare un tavolo di confronto con le rappresentanze di Comuni, Province e Regioni in cui si possono concordare le misure di contenimento della spesa pubblica da inserire nel maxi emendamento al disegno di legge finanziaria;e pertanto:DECIDE DII. Approvare le posizioni espresse dall'Anci con il documento del Comitato Direttivo del 29 settembre u.s., poi assunto sia dal Consiglio nazionale del 20 ottobre scorso sia dalle conclusioni dell'Assemblea nazionale di Cagliari del 22 ottobre scorso, sollecitando l'attenzione sugli effetti dannosi per i servizi e per l'occupazione che provoca il blocco della spesa per il personale;II. Approvare gli emendamenti definiti dall'Anci e proposti al Governo ed a tutti i Gruppi Parlamentari, sollecitando altresì i parlamentari a sottoscrivere le modifiche al disegno di legge da inserire nel maxi emendamento del Governo e da avanzare nell'iter parlamentare di conversione;III. Invitare la Giunta a definire la bozza di bilancio di previsione 2006 in base alla normativa al momento vigente, sottoponendola quanto prima all'esame del Consiglio comunale in modo che possa essere approvata entro la scadenza del 31 dicembre 2005;IV. Confermare l'attenzione al contenimento dei costi della politica adottando provvedimenti specifici anche indipendentemente dalle scelte del Governo e del Parlamento, pur nella consapevolezza della modesta incidenza di queste spese sul bilancio comunale.Firenze. 7 novembre 2005