«Ripristinare il "fondo nazionale per le politiche sociali"»: ordine del giorno approvato dal consiglio comunale

Ripristino il "fondo nazionale per le politiche sociali" e le "risorse previste dal documento di programmazione economica e finanziaria 2006 per il servizio sanitario nazionale".La proposta è contenuta un ordine del giorno firmato dai capigruppo Alberto Formigli (DS), Nicola Perini (Margherita), Giovanni Varrasi (Verdi), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani), Alessandro Falciani (SDI) e Anna Nocentini (Rifondazione Comunista) ed approvato questo pomeriggio dal consiglio comunale.In particolare si chiede a Governo a Parlamento «di modificare in profondità le norme contenute nel disegno di legge finanziaria 2006, in particolare per quanto riguarda il sistema di welfare e la sanità, riportando il finanziamento del "fondo nazionale per le politiche sociali" ai livelli del 2004 e di assegnarlo in larghissima misura alle Regioni e agli enti locali, nonché finanziando il servizio sanitario nazionale nella stessa misura prevista dal documento di programmazione economica e finanziaria 2006, anche attraverso una ridefinizione delle risorse previste per le missioni militari all'estero». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNO"Per il ripristino del Fondo Nazionale per le Politiche Socialie delle risorse previste dal DPEF 2006 per il Servizio Sanitario Nazionale"CONSIDERATO che il Disegno di Legge Finanziaria 2006 licenziato dal Governo e ora in discussione in Parlamento prevede tagli indiscriminati verso le autonomie locali, rivelando quanto il Governo consideri i Comuni una separata e diversa gestione delle finanze pubbliche, ignorando così la disparità funzionale fra le amministrazioni centrali e quelle territoriali per l'organizzazione dei servizi pubblici e i servizi sociali oggi garantiti alle comunità, in carico solo alle ultime;VISTO che il taglio reale alla spesa è stimabile attorno al 13%, cioè superiore al 6,7% indicato dall'attuale testo della Legge Finanziaria 2006, e che si prosegue nella logica della riduzione dei trasferimenti statali agli Enti locali e alle Regioni, producendo in particolare una riduzione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS, di cui alla Legge n. 382/2000) di 500 milioni di euro nel 2006 rispetto al 2004, e che per Firenze l'insieme di queste disposizioni si traduce in un ulteriore taglio di 2 milioni e mezzo di euro, tra trasferimenti diretti e trasferimenti su progetti di iniziativa regionale;RICORDATO che una riduzione analoga all'entità del FNPS era stata già stabilita con la Legge Finanziaria 2005, accompagnata tuttavia da un impegno del Governo, ed in particolare del Ministro per il Welfare, a ripristinare l'entità del Fondo nell'anno 2006, impegno che appare perciò non rispettato;PRESO ATTO che le spese sociali degli Enti locali travalicano significativamente quelle indicate nei bilanci comunali al Titolo 1, Funzione 10 (servizi per l'infanzia e i minori, servizi di prevenzione e riabilitazione, residenze assistite per anziani, assistenza alla persona), che l'attuale testo del Disegno di Legge Finanziaria 2006 consente di rimuovere dal tetto di spesa a carico degli Enti locali previsto il nuovo Patto di stabilità interno;RICORDATO che, per effetto del taglio nel 2005 del FNPS, alla Regione Toscana erano stati assegnati 65,5 milioni di euro nel 2004 e solo 33,9 milioni nel 2005, e che la Regione Toscana ha comunque garantito ai Comuni, anche nel 2005, il 75% delle risorse del 2004, obiettivo che tuttavia è stato raggiunto riducendo in maniera drastica le sperimentazioni e le iniziative sociali regionali più innovative, e che perciò se il taglio delle risorse previsto dal Disegno di Legge Finanziaria 2006 sarà confermato la Regione sarà costretta ad incidere in maniera drastica sugli interventi assistenziali rivolti alle famiglie, ai minori, ai poveri e ai non autosufficienti;RICORDATO ALTRESI' che la spesa pubblica destinata i servizi sociali in Italia è molto bassa, rispetto alla gran parte dei Paesi dell'Unione Europea, e che il taglio del FNPS nel 2005 e nel 2006 rispetto al 2004 interrompe l'aumento dello stesso passato, dal 2001 al 2004, da 757 a 1000 milioni di euro;CONSIDERATO inoltre che il Disegno di Legge Finanziaria 2006 prevede anche il cosiddetto "bonus" per le famiglie tramite la costituzione di un Fondo famiglia e solidarietà pari a 1.140 milioni di euro per il 2006, sul cui impiego non vi sono indicazioni, ma che pare destinato all'erogazione diretta alle famiglie di una "una tantum", scelta già inclusa nella Legge Finanziaria 2004 che non ha prodotto i vantaggi annunciati sul sostegno sociale alle famiglie (ad esempio in termini di incremento demografico), che invece possono trovare concretizzazione se si realizzano reti di servizi sul territorio di supporto alle giovani coppie (es. nidi, alloggi, opportunità lavorative);RICORDATO ALTRESI' che i 4,6 miliardi di euro in meno a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale per il 2006 (91,0 contro i 95,6 miliardi di euro garantiti dal DPEF 2006) in Toscana si traducono in minori risorse per oltre 180 milioni di euro, impedendo quindi la copertura delle spese che derivano dal rinnovo del Contratto nazionale della sanità e rischiando di penalizzare anche gli attuali livelli essenziali di assistenza;RICORDATO INOLTRE che la Finanziaria 2006 prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro per i costi delle missioni militari all'estero;CHIEDE AL GOVERNO E AL PARLAMENTOdi modificare in profondità le norme contenute nel Disegno di Legge Finanziaria 2006, in particolare per quanto riguarda il sistema di welfare e la sanità, riportando il finanziamento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali ai livelli del 2004 e di assegnarlo in larghissima misura alle Regioni e agli Enti Locali, nonché finanziando il Servizio Sanitario Nazionale nella stessa misura prevista dal DPEF 2006, anche attraverso una ridefinizione delle risorse previste per le missioni militari all'estero;CHIEDE AL GOVERNOdi attivare immediatamente un tavolo di concertazione istituzionale con i rappresentanti delle Autonomie locali e delle Regioni per affrontare positivamente i temi oggetto del presente documento, superando il metodo delle decisioni assunte unilateralmente;SI IMPEGNAa sostenere tutte le iniziative utili e necessarie per sollecitare le forze politiche nella direzione qui indicata, e a sostenere le rappresentanze delle Autonomie locali che hanno contestato le norme del Disegno di Legge Finanziaria 2006 qui citate;CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALEdi inviare il presente il presente documento al Presidente del Consiglio, ai Ministri della Sanità, del Welfare e dell'Economia, ai Presidenti dei due rami del Parlamento, ai parlamentari eletti in Toscana, alle Associazioni di rappresentanza delle Autonomie locali, ai Sindaci della Provincia di Firenze, al Presidente della Regione Toscana e al Presidente del Consiglio regionale della Toscana, alle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.