Luna Park, Bianchi (FI): «Accordo con i Comuni dell'area metropolitana per individuare una collocazione adeguata»

«Le continue critiche e polemiche dei cittadini, dall'Argingrosso a Castello, ci fanno capire quanto la scelta su dove collocare il luna park debba essere riconsiderata tenendo conto innanzitutto dei possibili disagi alla popolazione fiorentina: rilevante aumento di inquinamento acustico, aumento del traffico, scarsa sicurezza tutti elementi di cui non ha certo bisogno una zona già tartassata da cambiamenti in atto e da stravolgimenti futuri». E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi secondo il quale «è auspicabile che dalle forti critiche ricevute l'amministrazione tragga la logica conseguenza di confrontarsi con i cittadini interessati considerando la possibilità di collocare il luna park in una zona di confine, in accordo con altri Comuni dell'area metropolitana, meno interessata dall'abitato urbano senza dover per forza incidere su quelle zone di importanza naturalistica soggette a vincoli ambientali»«Non dimentichiamo – ha aggiunto l'esponente del centrodestra – che l'area di via dell'Argingrosso era stata configurata dall'Autorità di Bacino come cassa di espansione fluviale e risulterebbe quindi intoccabile. Ma la presenza del luna park sulla riva sinistra dell'Arno comprometterebbe irrimediabilmente la funzione naturalistica dell'intera area. Sulla criticabilità delle scelte adottate sino ad oggi in tanti sono intervenuti. Tra questi anche lo stesso presidente del Quartiere 4, eletto con un programma che si poneva contro la decisione di installare il luna park all'Argingrosso: in un comunicato del 14 settembre 2004 D'Eugenio criticava l'operato dell'amministrazione e chiedeva un confronto aperto sull'argomento. Confronto che ha avuto probabilmente uno scarso successo visto che oggi i residenti di Castello protestano come qualche mese fa facevano quelli del Quartiere 4». (fn)