AN presentata la proposta di legge di iniziativa popolare sul "mutuo sociale"
L'obiettivo dichiarato è quello di fare diventare legge «il mutuo sociale». Un progetto che prevede la creazione di un ente regionale che costruisca quartieri a misura d'uomo su territori demaniali, i cui alloggi siano venduti a famiglie senza casa al costo di realizzo e a rate mensili che non superino il quinto dello stipendio del nucleo familiare, senza interessi e bloccabili in caso di disoccupazione imprevista.La legge di iniziativa popolare è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dal vicecapogrupo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai, dal consigliere Stefano Alessandri, dal consigliere provinciale Piergiuseppe Massai, dal consigliere al Quartiere 5 Michele Pagano e da Francesco Torselli, presidente provinciale di Azione Giovani e referente del progetto.«La proposta è stato spiegato nasce per dare una risposta concreta alla questione dell'emergenza abitativa, particolarmente sentita nella nostra città. La differenza di fondo che distingue la nostra proposta da quelle della sinistra, da sempre al governo in Toscana, sta nel fatto che noi non parliamo di "diritto alla casa" bensì di "diritto alla proprietà della casa". Le case popolari date in affitto alle famiglie bisognose non risolvono infatti il problema dell'emergenza abitativa: non è pagando per tutta la vita una rata d'affitto che si risolve il problema della casa. Senza considerare il fatto che una famiglia che vive in affitto in una casa popolare può vedersi recapitare un'ingiunzione di sfratto in qualunque momento, per non parlare della prelazione sul diritto di acquisto che spesso e volentieri le famiglie non possono sobbarcarsi».«Al mutuo, visto anche il carattere permanente ha aggiunto Torselli possono accedere solo famiglie con cittadinanza italiana e residenti da almeno 5 anni nella regione in cui nessun componente del nucleo risulti proprietario di un altro immobile. Per le altre rimangono le forme di assistenza alloggiativa già in vigore. La famiglia paga il mutuo con una rata che non può superare un quinto delle entrate economiche familiari. Se tutti i membri maggiorenni risultano senza lavoro la famiglia può inoltre dichiarare lo stato di "totale disoccupazione" e il pagamento del mutuo viene interrotto senza che si perda il diritto di proprietà. La famiglia riprenderà il pagamento del mutuo quando tornerà ad avere introiti economici. La proprietà della casa acquisita con tale sistema è comunque vincolata: la casa non può essere rivenduta, affittata, messa a garanzia di un prestito o ipotecata. E' quindi economicamente inerte e deve essere utilizzata esclusivamente come abitazione per la famiglia che ne è proprietaria".Il presidente di Azioni Giovani ha poi annunciato «una raccolta firme per presentare la legge di iniziativa popolare». Alle 21.30 di lunedì prossimo, nei locali della federazione provinciale di Alleanza Nazionale, in via Maruffi 3, sarà organizzata una serata aperta a tutta la cittadinanza per spiegare il progetto e fornire agli interessati ulteriori informazioni. (fn)