Prezzi in rialzo a Firenze in ottobre: in aumento prodotti energetici, alberghi e spese per l'istruzione
Prezzi in rialzo a Firenze in ottobre con una variazione annua al +1,4%. In aumento prodotti energetici, alberghi e spese per l'istruzione. In diminuzione prodotti alimentari. A contribuire a questo risultato sono stati principalmente gli aumenti registrati nei capitoli istruzione, abitazione acqua energia elettrica e combustibili e trasporti, in parte controbilanciati dalle diminuzioni dei capitoli ricreazione spettacoli e cultura, generi alimentari e comunicazioni.Questi sono i dati più significativi dell'anticipazione dei risultati del calcolo dell'inflazione a Firenze per il mese di ottobre (che dovranno essere poi confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale, presentati dall'assessore alla statistica Eugenio Giani e dall'ufficio comunale di statistica.La rilevazione si è svolta dal 1° al 15 del mese di ottobre su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione che alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie. La variazione mensile è +0,1% mentre a settembre era nulla; la variazione tendenziale è +1,4% mentre a settembre era +1,2%.Il capitolo istruzione registra l'incremento mensile maggiore (+1,0%) dovuto agli aumenti delle tasse di iscrizione per l'università (+1,0%) ed i corsi di lingua (+0,4%).Il forte aumento mensile del capitolo dell'abitazione acqua energia elettrica e combustibili (+0,8%) è dovuto agli aumenti dell'energia elettrica (+3,8%), gasolio (+3,4%) e affitti (+0,3%). Si segnala che non sono ancora disponibili le variazioni delle tariffe del gas metano decise dall'autorità per l'energia elettrica e gas con decorrenza dal 1° ottobre 2005. Questo comporterà senz'altro delle differenze in sede di diffusione dei dati definitivi.Nel capitolo dei trasporti si registrano, anche per ottobre, gli aumenti della benzina (+2,1% rispetto a settembre e +13,1% rispetto a ottobre 2004) e del gasolio per auto (+2,5% rispetto a settembre e +21,3% rispetto a ottobre 2004). Sono in diminuzione i trasporti aerei (-2,0% rispetto a settembre ma +16,0% rispetto a ottobre 2004) e marittimi (-4,8%).Il leggero incremento mensile del capitolo servizi ricettivi e di ristorazione (+0,1%) deriva dall'aumento della camera di albergo (+1,9% rispetto a settembre ma -5,2% rispetto a ottobre 2004) e del pasto al fast food (+0,6%). In diminuzione il camping (-14,9%) e il pasto in pizzeria (-0,6%).Nel capitolo ricreazione spettacoli e cultura si è registrata una forte diminuzione (complessivamente -1,0%) a causa prevalentemente dei ribassi dei pacchetti vacanza (-14,1%) e dello spettacolo teatrale (-18,6%). In aumento la partita partita di calcio (+33,4%).Il dato negativo mensile del capitolo degli alimentari (-0,3%) è dovuto alle diminuzioni della frutta (-0,7%), delle patate (-2,9%) e del pesce fresco (complessivamente -3,0%). In aumento i pomodori da sugo (+31,6%), l'olio extravergine di oliva (+2,6%) e il coniglio fresco (+5,7%). La variazione annuale del capitolo passa da -2,6% di settembre a -2,3% di ottobre.Il dato complessivo annuo di +1,4% è il risultato dell'aumento dei beni, che nel paniere rappresentano il 59% del peso complessivo, pari a +1,0%, a fronte di un più marcato aumento dei servizi, che pesano per il restante 41%, pari a +1,9%.Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano complessivamente una diminuzione rispetto a ottobre 2004 di -2,4%, la stessa dei beni alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi). I beni energetici sono quelli che registrano i maggiori aumenti: in particolare, l'aumento annuale di quelli non regolamentati (carburanti soprattutto) è di +14,2% mentre quelli regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) registrano un aumento annuale più basso (+8,2%) ma sempre elevato. Le variazioni annuali di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) sono stabilmente negative (-0,5%) a causa delle continue diminuzioni dei PC e dei cellulari; anche i beni non durevoli hanno una variazione negativa (-0,9% grazie alle diminuzioni dei prodotti alimentari e medicinali), mentre sono in aumento (+1,5%) i beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri).Tra i servizi crescono di più (+2,1% la variazione annuale) quelli non regolamentati mentre i regolamentati fanno registrare un aumento annuo più contenuto di +0,5%.Tutti i dati sono presenti in rete civica all'indirizzo http://statistica.comune.fi.it. Prossima anticipazione il 30 novembre.(fd)