Vicenda rom in via Calzaiuoli, l'assessore Cioni ricostruisce l'episodio: "La donna è stata fermata dalla Polizia Municipale. Firenze è una città sicura e i dati sulla criminalità lo confermano"
E' stato un agente di Polizia Municipale a fermare la donna rom accusata del presunto rapimento del figlio di una coppia ligure in visita a Firenze. La notizia arriva dall'assessore alla sicurezza urbana Graziano Cioni che oggi è intervenuto sulla vicenda gettando acqua sul fuoco delle polemiche."Firenze è una città sicura, come confermano i dati sui reati sempre in calo negli ultimi anni esordisce l'assessore Cioni . Ma è anche una città contemporanea che deve confrontarsi con le problematiche di oggi come l'immigrazione, la presenza di numerose persone senza fissa dimora e che lo fa ogni giorno coniugando il rispetto della legalità all'accoglienza e alla solidarietà". "Eppure continua l'assessore Cioni sui giornali leggo dichiarazioni di un parlamentare di centro destra che dipinge Firenze come una città stretta nella morsa della criminalità, preda di bande di predoni. Evidentemente ha confuso Firenze con qualche altra città. Qui il presidio del territorio esiste ed è frutto della continua collaborazione fra la Polizia Municipale e le forze dell'ordine come testimonia anche l'episodio del presunto tentato rapimento del bambino da parte di una donna rom". L'assessore poi si sofferma sulla vicenda, precisando come in questi giorni si siano dette e scritte "molte inesattezze". "Visto che il tema al centro del dibattito è quello della legalità aggiunge Cioni mi sembra opportuno spiegare come sono andate le cose ripristinando la verità. Ovvero che la donna rom accusata del presunto rapimento del bambino figlio di una coppia ligure è stata fermata dalla Polizia Municipale che poi l'ha consegnata ai carabinieri. E' stato l'agente Ivan Bartoloni a bloccare la donna, che si era allontanata in via Calzaiuoli, e per questo gli voglio fare i complimenti a nome dell'Amministrazione e della città".Ecco la ricostruzione dell'episodio. L'agente Bartoloni era di pattuglia su un vettura della Polizia Municipale in servizio nell'area di via Calzaiuoli e piazza Signoria quando, arrivato in piazza, ha visto alcuni carabinieri che stavano prendendo le generalità di alcune donne nomadi. Gli agenti di Polizia Municipale si sono quindi avvicinati ai carabinieri chiedendo loro se avevano bisogno di supporto. I militari hanno spiegato rapidamente cosa era accaduto aggiungendo che una delle donne si era staccata dal gruppo dirigendosi verso via Calzaiuoli. Gli agenti di Polizia Municipale sono quindi saliti di nuovo in auto e, dopo aver acceso i lampeggianti, hanno percorso via dei Calzaiuoli trovando la donna rom bloccata poi dall'agente Bartoloni. Dopo qualche istante sono sopraggiunti un carabiniere e la madre del bambino che ha riconosciuto nella nomade la donna che poco prima avrebbe tentato di rapire suo figlio. A questo punto i vigili hanno consegnato la nomade ai carabinieri. "E' evidente come il fermo della donna sia il frutto della collaborazione tra la Polizia Municipale e i carabinieri aggiunge l'assessore Cioni ma è altresì vero che è stato un vigile a bloccare materialmente la nomade. Una dimostrazione ulteriore che a Firenze il controllo del territorio esiste e funziona".Per quanto riguarda invece le dichiarazioni della madre in merito alla sottovalutazione dell'episodio da parte di due agenti di Polizia Municipale, l'assessore Cioni spiega che è stata aperta una indagine interna per fare luce sulla vicenda. (mf)