Agostini (DS): «Ridurre i finanziamenti alla cooperazione è segno di egoismo e miopia verso la globalizzazione»
«Ridurre i finanziamenti alla cooperazione è segno di egoismo e miopia verso la globalizzazione». E' quanto ha dichiarato la consigliera dei Ds Susanna Agostini che questa mattina, in piazza della Signoria, ha partecipato insieme a Gregorio Malavolti (DS), Pierluigi Ontanetti (Rifondazione Comunista) e Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo, alla manifestazione organizzata da alcune decine di partecipanti al "forum alternativo" sulla cooperazione internazionale voluto dalla campagna 'Sbilanciamoci'.L'iniziativa voluta dalla "Campagna Sbilanciamoci" voleva essere "alternativa", come hanno spiegato gli organizzatori, alle "Giornate italiane per la cooperazione 2005" organizzate dal governo che si sono aperte questa mattina in Palazzo Vecchio.«Proseguiamo nell'impegno preso durante il convegno internazionale sul tema della messa a bando povertà nel mondo - ha sottolineato Susanna Agostini i rappresentanti delle associazioni che erano con noi questa mattina da sempre sono per ridurre, attraverso progetti di sviluppo e azioni concrete di sostegno, i poase poveri. È perciò davvero triste prendere atto che anche le risorse destinate alla cooperazione verranno ulteriormente ridotte. La finanziaria del ministro Tremonti taglia via, infatti, ben 152 milioni di euro, una forbice del 25% rispetto allo scorso anno, mettendo seriamente a rischio molte le attività delle Organizzazioni non governative. E le proiezioni dei prossimi tre anni per il nostro Paese sono a dir poco drammatiche. A fronte dei 552 milioni di euro allocati nel 2005, la Finanziaria stanzia 400 milioni di euro per il 2006 e ne prevede 390 e 380 rispettivamente per 2007 e 2008.Anche queste sono politiche rivolte a temi sociali, seppure di più ampia visione. Conosciamo le difficoltà del nostro Paese che vanno ben al di là della congiuntura mondiale e proprio per queste ragioni le Ong italiane non chiedono l'impossibile ma solo di rispettare l'impegno dello 0,33 per cento del Prodotto interno lordo assunto in sede internazionale e confermato dall'attuale governo nel corso di questa stessa legislatura, anzichè scendere allo 0.12%».«L'aiuto ai paesi poveri - ha concluso la consigliera dei DS - si realizza invece attraverso una concreta sinergia tra istituzioni e associazioni internazionali. La riduzione dei finanziamenti alla cooperazione è segno non solo di egoismo ma anche di miopia verso un mondo sempre più unito». (fn)