Vertici di Firenze Fiera, il sindaco Domenici: "Il Comune deve dire la sua ed ha posto un problema reale ai soci. Ma intanto il lavoro di rilancio della società deve andare avanti"
"Firenze Fiera sta vivendo una fase preoccupante. Ed è opportuno che al vertice della società ci siano persone in grado di rappresentare pienamente una prospettiva diversa e di interpretarla in chiave futura. Anche se il Comune ha nella società una partecipazione contenuta, credo sia giusto dire la nostra: qui non si tratta di mettere in discussione il valore delle persone, ma di avere la sicurezza che si possa lavorare con il presidente in totale collaborazione". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, che oggi ha risposto in consiglio comunale ad una interrogazione su Firenze Fiera, la società partecipata che si occupa di attività espositiva e fieristica. "Io non ho chiesto le dimissioni di nessuno, il presidente di Firenze Fiera non è un mio diretto collaboratore; ma ho posto un problema ai soci. Ora lo valuteremo nelle sedi opportune e ci vorrà il suo tempo: stamani ne ho parlato con il presidente della Regione Martini e c'è una convergenza di vedute, credo sia opportuno convocare subito una riunione dei soci pubblici, che potrebbe tenersi già questa settimana. Ma nel frattempo il lavoro deve andare avanti, questo deve essere chiaro: se c'è, come c'è, chi sta lavorando ad una prospettiva di sviluppo e alle linee di rilancio della società, questo lavoro deve continuare, nel segno della collaborazione". Domenici ha ricordato che, rispetto al rinnovo delle cariche del luglio scorso "i soci pubblici definirono un patto parasociale che aveva come punti fondamentali il rilancio dell'attività della società, nuove strategie innovative e nuove alleanze; punti a cui poi si è aggiunto il risanamento di carattere finanziario, più gravoso del previsto e di cui allora non avevamo il livello di consapevolezza di oggi". "Intorno a Firenze Fiera si è discusso molto ha continuato il sindaco e nella maggioranza dei casi il Comune è stato ciunvolto e interessato per le sue competenze. Ebbene, facendo un bilancio di questi anni, da più parti, vertici della società compresi, non sempre si è espressa partecipazione e sostegno alle nostre scelte. E non vorrei che oggi si diffondesse la vulgata' che se c'è questa situazione, è perché il Comune non ha scelto o ha cambiato idea (e comunque cambiare idea può essere giusto, quando si interpreta un cambiamento reale delle situazioni e dell'opinione pubblica). Abbiamo fatto delle scelte, le abbiamo portate avanti e abbiamo anche pagato dei prezzi per questo: credo sia indubbio che alla Fortezza le cose siano state fatte. Da anni si chiedeva il collegamento pedonale fra Palacongressi e Fortezza, ed ora c'è; si chiedeva un parcheggio, oggi si sta terminando e tutti conosciamo la vicenda; io sto subendo un processo perché mi fu chiesto di abbattere alcuni alberi per permettere lo svolgimento Pitti Uomo, e lo feci; inoltre abbiamo condiviso la soluzione per spostare il liceo Machiavelli, abbiamo autorizzato gli ampliamenti al padiglione delle Nazioni (anche se poi la socetà non ne ha dato seguito), abbiamo proprio recentemente proposto una nuova soluzione per l'auditorium. E a questo proposito, rivendico anche di aver avanzato delle preoccupazioni per i progetti a Villa Vittoria e alla Fortezza, che sicuramente avrebbero creato problemi". "Questa è la situazione - ha concluso il sindaco - Ci sono dei problemi, ma dobbiamo restare con i piedi per terra. E cercare di capire che o si lavora tutti insieme e nella massima collaborazione, o sarà difficile risolverli". (ag)