FI: «Sindaco e giunta adottino una piano di austerità per il contenimento delle spese»

Sindaco e giunta adottino una piano di austerità per il contenimento delle spese in linea con la legge finanziaria 2005. Lo propongono, in una mozione, il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e dal vicecapogruppo Gabriele Toccafondi ed i consiglieri Enrico Bosi, Bianca Maria Giocoli, Jacopo Bianchi e Massimo Pieri.Oltre al piano si chiede anche «la creazione di un nucleo di valutazione, composto da un sindaco revisore, un consigliere di maggioranza e uno di opposizione, per il monitoraggio delle spese» e la stesura di «un "codice etico" per tutti gli amministratori finalizzato a sollecitare comportamenti pubblici virtuosi, ispirati al principio di austerità».La mozione richiama anche sindaco e giunta «alla necessità di aprire una vertenza con la Regione Toscana, visto che i conti del bilancio consuntivo 2004 dimostrano con tutta evidenza che la Toscana non aiuta i Comuni, specialmente il capoluogo di Regione, richiedendo altresì il trasferimento delle risorse non distribuite». (fn)Questo il testo dela mozione:MOZIONEOggetto: Invita il Sindaco e la Giunta all'adozione di un "austerity plan" (piano di austerità) per il contenimento delle spese in linea con la Finanziaria 2005Proponenti: Amato, Toccafondi, Bosi, Giocoli, Bianchi, PieriIL CONSIGLIO COMUNALE• Preso atto dei sacrifici richiesti al paese ed alle pubbliche amministrazioni dalla Finanziaria 2005 per il contenimento della spesa pubblica;• Ritenuto di dover ricercare l'eliminazione di tutte le spese superflue o inutili in ogni settore dell'amministrazione per realizzare risparmi e reperire così risorse da destinare a finalità di utilità pubblica ed al mantenimento dell'attuale livello gestionale dei serviziINVITA IL SINDACO E LA GIUNTAAll'adozione dei seguenti atti:a) un "austerity plan", ossia un piano di austerità per la riduzione delle spese e la creazione di un nucleo di valutazione (composto da un sindaco revisore, un consigliere di maggioranza e uno di opposizione) per il monitoraggio delle spese ed il controllo di attuazione del suddetto piano. Il piano di austerità dovrà prevedere i seguenti interventi:1) taglio del 10% della spesa interna per il funzionamento della Giunta e del Consiglio comunale, come missioni, spese di rappresentanza e privilegi vari, a cominciare dalle indennità del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri comunali;2) ritiro delle deleghe assessorili che non rispondono a finalità di pubblica amministrazione;3) taglio del 10% della spesa interna degli uffici comunali (telefoni, cellulari, auto di servizio, indennità di missione, viaggi, trasferte, ecc.) razionalizzando i servizi interni e predisponendo un piano di accorpamento delle sedi e degli uffici;4) realizzazione di un controllo tecnico-economico sugli strumenti della "finanza di progetto" e sui singoli progetti, onde ridurre, e possibilmente eliminare, il costo degli errori e dei relativi contenziosi: vedi quelli relativi al parcheggio alla Fortezza da Basso, al sottopasso di viale Strozzi, al parcheggio interrato di piazza Ghiberti. Il tutto attivando un'apposita commissione speciale del consiglio comunale sulla "finanza di progetto";5) riduzione del 50% dei costi del contenzioso legale dimezzando il ricorso a professionisti esterni e valutando attentamente l'opportunità di procedere ulteriormente nei vari gradi del contenzioso amministrativo;6) dimezzamento di tutte le spese per consulenze e incarichi professionali, pubblicità, comunicazione istituzionale, convegni, mostre, patrocini, contributi e aiuti economici ad enti ed associazioni in qualunque modalità conferiti;7) taglio in media del 10% sulle retribuzioni delle consulenze e degli incarichi professionali assegnati;8) valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune attraverso il suo recupero, una più razionale utilizzazione o eventualmente la sua dismissione quando non risponda più alle esigenze pubbliche alle quali è destinato;9) razionalizzazione della spesa dei cinque Quartieri, anche attraverso la revisione del sistema delle deleghe e delle competenze, per ottenere un risparmio complessivo di spesa del 10%;10) invito da rivolgere a tutti i Presidenti delle società partecipate a:• ridurre del 10% le indennità e i gettoni di presenza degli amministratori e dei sindaci revisori, legando il compenso degli amministratori ai risultati economici-finanziari ottenuti;• tagliare del 10% le spese per il funzionamento interno delle società;11) impegno a:• non sottoscrivere più aumenti di capitale finalizzati alla sopravvivenza di società ed enti da liquidare (come Firenze Mostre);• privatizzare i servizi resi dalle partecipate, mediante la ricerca di imprese nazionali e internazionali;• valutare inoltre l'ipotesi di vendita, ad operatori internazionali, di società strutturalmente deficitarie (come Ataf);b) un "codice etico" per tutti gli amministratori finalizzato a sollecitare comportamenti pubblici virtuosi, ispirati al principio di austeritàRICHIAMA IL SINDACO E LA GIUNTAalla necessità di aprire una vertenza con la Regione Toscana, visto che i conti del bilancio consuntivo 2004 dimostrano con tutta evidenza che la Toscana non aiuta i Comuni, specialmente il capoluogo di Regione, richiedendo altresì il trasferimento delle risorse non distribuite.Paolo Amato Gabriele ToccafondiEnrico BosiBianca Maria GiocoliJacopo BianchiMassimo PieriFirenze, 21 ottobre 2005