La scomparsa di Jean Michel Folon. L'assessore Siliani: "Un artista unico nel suo genere, emozionante, che ha amato Firenze"
"Folon ci ha emozionato con le sue opere. Impossibile rimanere insensibili alla sua arte. Difficile non innamorarsi dei suoi colori, delle sue forme, del suo stile, delle sue creazioni. Folon è riuscito ad immedesimarsi nelle sue sculture, nei suoi quadri, nei suoi acquarelli a sciogliere la sua identità nei colori. Chi ha avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo ha percepito che i suoi lavori portano, in modo indissolubile, la sua firma, il suo stile, la sua leggerezza".Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ricorda l'artista belga che stamani è morto nella sua abitazione a Montecarlo."Ho incontrato Folon nel 2002 quando venne a Firenze per donare alla città, in occasione del Social Forum, la statua «L'Uomo della pioggia» - ha proseguito l'assessore Siliani . Facemmo un giro per proporre a Folon i luoghi più suggestivi nei quali avevamo ipotizzato di collocare la statua in bronzo e lui immaginava come le forme della sua opera si sarebbero potute armonizzare, ad esempio, con le geometrie di piazza Santa Maria Novella"."Folon ha amato Firenze e la città lo ha ricambiato con oltre 50.000 persone che hanno visitato la sua mostra terminata solo tre settimane fa, allestita nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ed al Forte Belvedere che ha riaperto i battenti proprio in occasione della rassegna «Folon Firenze» ha concluso l'assessore . I fiorentini ogni giorno possono ammirare la statua davanti al Sashall o quella posta nel piazzale delle Bambine e dei Bambini di Beslam. Il 17 settembre Folon è stato accolto a Firenze per l'ultima volta: l'artista belga ha donato alla Galleria degli Uffizi l'opera dal titolo «Autoportrais, Quelqu'un» (1985). Il suo autoritratto sarà esposto nel Corridoio Vasariano. Folon disse che era «un grande onore per un artista esporre le sue opere in una città come Firenze». Io credo che sia stato un grande onore per Firenze poter ospitare un artista indimenticabile come Folon e poterlo considerare «un fiorentino» con un simpatico accento francese". (uc)