"Sconfiggere la mafia è possibile, anche qui, facendo la spesa", domani sera incontro a Palazzo Vivarelli Colonna
"Sconfiggere la mafia è possibile: tutti i giorni, anche qui, facendo la spesa". In che modo? Se ne prova a parlare domani in un incontro promosso e organizzato dal Comune di Firenze, assessorato alla partecipazione, ai nuovi stili di vita e al consumo critico, dall'Arci, da Gas (Gruppi di acquisto solidale) Equobaleno e Todomundo. L'appuntamento, che si terrà alle 21 a palazzo Vivarelli Colonna (Sala degli Specchi) in via Ghibellina 30, è stato presentato in Palazzo Vecchio dall'assessore alla partecipazione democratica, nuovi stili di vita e consumo critico Cristina Bevilacqua, dalla presidente dell'Arci di Firenze Francesca Chiavacci e da Lapo Pedani della Gas Equobaleno."Si tratta di un incontro di sensibilizzazione ha spiegato l'assessore Bevilacqua che vuole sottolineare quali sono i mezzi, oggi, per sconfiggere la mafia e la criminalità. Tra questi sostenere i progetti di Libera che si occupa, attraverso la Cooperativa Placido Rizzotto, della gestione di alcuni territori confiscati alla mafia. Lo si può fare anche facendo la spesa e acquistando prodotti contrassegnati da questo marchio"."Gli obiettivi e le iniziative di quest'associazione, che si collocano fra le finalità di questo assessorato ha aggiunto l'assessore Bevilacqua coniugano un'opera di promozione e diffusione di concetti come la legalità e la lotta alla mafia. Argomenti che saranno ampiamente discussi e presentati. Con la consapevolezza che anche con piccoli atti, come decidere di acquistare un prodotto piuttosto che un altro, si possa operare una scelta e aiutare chi sta cercando di avviare un percorso di legalità".Nel corso dell'incontro di domani interverranno, tra gli altri, Francesca Chiavacci presidente provinciale dell'Arci, Gaetano Paci sostituto procuratore presso il tribunale di Palermo, Leopoldo De Gregorio pubblico ministero presso la procura del tribunale di Firenze, Marco Cravella della Cooperativa Placido Rizzotto e Calogero Parisi presidente della Cooperativa "Lavoro e non solo". A coordinare gli interventi Lapo Pedani: "I prodotti di Libera, coltivati sui terreni confiscati, hanno una valenza in più: non solo si ha il rispetto dell'ambiente, ma con il loro acquisto si può contribuire al sostegno e alla divulgazione del progetto". "Vogliamo inoltre evidenziare ha spiegato ancora Pedani che l'azione di Libera è possibile anche grazie alla legge 109 del 1996 per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi', legge che oggi sta per essere modificata dall'attuale Governo che vuole rendere più incerto il meccanismo di attribuzione dei terreni".L'Arci da tempo lavora sulle questioni del consumo critico e lo scorso anno ha promosso la creazione di gruppi di lavoro, in cui giovani toscani hanno trascorso un periodo lavorativo in Sicilia coltivando proprio alcuni dei territori confiscati alla mafia, all'interno del progetto di Libera. "L'Arci ha spiegato Francesca Chiavacci sostiene percorsi e iniziative sulla legalità che vanno nella direzione di sensibilizzare su questo tema, cercando di far apprendere le pratiche di nuovi stili di vita soprattutto nelle nuove generazioni. L'esperienza dei campi di lavoro è servita proprio a questo e domani alcuni ragazzi che vi hanno partecipato racconteranno quali sono stati i frutti di questo lavoro".(lb)