Aree verdi e giochi per bambini, un convegno fa il punto sulle attrezzature più innovative, le norme e la sicurezza negli spazi gioco
La gestione di un parco gioco dentro le aree verdi dei giardini pubblici ed in quelle delle scuole. Le norme europee sulla sicurezza. E tutti i nuovi giochi in commercio, quelli prodotti da ditte italiane ed europee all'avanguardia nel settore. Gli interventi degli enti locali. Il punto è stato fatto questa mattina nel corso del convegno organizzato dall'assessorato al decentramento e alla partecipazione democratica del Comune insieme ai cinque quartieri della città che si è svolto oggi (9 -17) presso la Limonaia di Villa Strozzi."Parlare di giochi all'interno delle aree verdi ha detto l'assessore Cristina Bevilacqua che ha aperto i lavori del convegno insieme al presidente del quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio- significa parlare della qualità della vita in una città, qualità che verrebbe messa seriamente in pericolo se fosse approvata dal Parlamento la nuova Finanziaria che prevede, fra le spese da tagliare, quelle per le aree verdi. Occuparci dei giardini e delle aree gioco non è superfluo ha proseguito l'assessore Bevilacqua - ma significa occuparci di luoghi importanti per i bambini per crescere e per gli adulti perché svolgono un'importante funzione sociale, culturale, di aggregazione ".A Firenze gli sforzi per mettere in atto il più possibile i criteri pedagogici più innovativi rispetto agli spazi per i bambini vengono fatti. L'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri che è intervenuta per parlare proprio de "I giochi negli spazi educativi come elemento di crescita e di socializzazione" ha portato l'esempio di due nidi, "Vamba" nel quartiere 5 e Gallo Cristallo nel quartiere 4, dove gli spazi esterni sono stati ideati da progettisti del verde e che seguono proprio i criteri più all'avanguardia nell'organizzazione degli spazi interni ed esterni"."Per quanto riguarda le scuole dell'infanzia ha aggiunto l'assessore Lastri - noi seguiamo gli Orientamenti approvati nel 1991, da cui partiamo per intervenire sulla qualità educativa delle attrezzature per il gioco. Il gioco infatti - ha proseguito Lastri -costituisce una riserva privilegiata d'apprendimento e di relazione, favorisce i rapporti attivi e creativi sul terreno cognitivo e relazionale"."Il verde pubblico e le aree attrezzate con i giochi ha detto D'Eugenio - sono un importante indicatore della vivibilità di una città e cambiare le norme della Finanziaria è utile nell'interesse di tutti i cittadini"Durante il convegno sono intervenuti paesaggisti, pedagogisti, amministratori e tecnici del verde di Bologna, Roma e Firenze e di oltre 40 comuni della Toscana. Sono state portate poi d'esempio alcune realtà europee dalla Svezia e dalla Danimarca.Al convegno hanno preso parte le principali ditte italiane ed europee che progettano e costruiscono materiali e giochi per bambini. (lb)