Diritto di voto ai cittadini extracomunitari, Bosi (Fi): "Perché non si pensa a dare diritto di voto agli italiani altoatesini?"

"L'arroganza della sinistra ed il suo scarso rispetto della legalità trovano nella materia del riconoscimento del voto agli stranieri extracomunitari nelle elezioni comunali e circoscrizionali una nuova occasione per manifestarsi". E' quanto dichiara il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi dopo l'approvazione da parte del consiglio comunale di tre mozioni in materia di estensione del diritto di voto ai cittadini extracomunitari nelle elezioni degli organi comunaliL'esponente di Forza Italia ricorda i passaggi precedenti: dopo il parere negativo del Consiglio di Stato sulla deliberazione 105/2005 del consiglio comunale di Genova che modifica una serie di disposizioni statutarie per conferire ai cittadini extracomunitari il diritto di voto, è stato emanato un decreto del Presidente della Repubblica che, recependo una conforme deliberazione del Consiglio dei Ministri, ha disposto l'annullamento del provvedimento amministrativo genovese, confermando, dopo una serie di immotivate incertezze, che quanto stabilito dagli articoli 48 e 118 della Costituzione va rispettato fin quando non si proceda ad una modifica del dettato costituzionale."Per questo – aggiunge Bosi – mi sarei aspettato che i Ds fiorentini avrebbero avuto il buon senso di non riproporre, per bocca del capogruppo Ugo Caffaz, il problema del voto agli immigrati, aggiungendo così soltanto altra confusione al dibattito in corso, cui hanno contribuito le disposizioni del nostro statuto che riconoscono il diritto di voto agli stranieri extracomunitari nelle circoscrizionali e nelle consultazioni referendarie cittadine"."Il problema non è riconoscere o meno il diritto di voto agli stranieri quanto se mai riconoscerlo nel rispetto della legge italiana che in materia fino a prova contraria è sovrana – precisa ancora il consigliere comunale di Forza Italia –. Il centrosinistra fiorentino e quello italiano amano le fughe in avanti solo perchè giudicate ‘politicamente corrette', anche se giuridicamente e legalmente prive di fondamento, e la battaglia del Sindaco di Genova è fra queste. Si ama citare e propugnare a più riprese il concetto di ‘difesa della Costituzione' da nemici che implacabilmente la violano, ma poi, chissà perché, solo in nome di un demagogico pluralismo, si dimenticano quelle disposizioni costituzionali che costituiscono il fondamento portante della nostra democrazia".Bosi ricorda come la Costituzione stabilisca, fra l'altro, l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, riconoscendo in tal modo, anche il diritto ad esercitare quel fondamentale diritto che è il diritto di voto. "Allora, mi si vuole spiegare perché si vuole attribuire soltanto agli extracomunitari un diritto di voto che la legge attualmente non riconosce e si dimentica invece che a migliaia di nostri concittadini, da ben 33 anni, si impedisce di votare e di essere eletti nella Provincia di Bolzano? I nostri concittadini pagano le tasse, sono inseriti nella società altoatesina, sono sposati e padri o madri di figli bilingue. Ma per loro esiste un rigido divieto: non possono votare, per le elezioni regionali e comunali, nonostante ciò che è scritto nell'articolo 48 e nell'art. 6 della Costituzione, se non sono residenti da almeno quattro anni, non un solo anno di residenza, o due come richiesto talvolta per il riconoscimento del diritto elettorale agli stranieri extracomunitari. Il paradosso – continua ancora il consigliere azzurro – è che se per un caso questi cittadini, per motivi di lavoro o di famiglia, dovessero trasferirsi in un'altra città italiana e poi dovessero rientrare in Alto Adige dovrebbero ricominciare daccapo l'estenuante trafila perdendo un diritto così faticosamente acquisito. Perché, caro Caffaz, si deve dire ‘si' al voto degli extracomunitari a Firenze e in altre parti d'Italia e ‘no' agli italiani a Bolzano? Forse perché avvicinandosi alle elezioni politiche del 2006 non si vuole scontentare l'alleato tedesco della SVP? I compagni dell'Unione sarebbero più credibili se dicessero: facciamoli votare tutti, sia gli italiani residenti in Alto Adige sia gli extracomunitari senza cittadinanza ma regolari e con i dovuti requisiti, come anni di residenza, lavoro certo e famiglia, risolvendo il problema con una norma costituzionale. E' possibile che non si trovi nessun giudice, eppure sono tanto solleciti quando si tratta di attaccare le leggi del governo e fra queste la Bossi-Fini, che trovi il tempo e la voglia di sollevare una questione di legittimità costituzionale su questo problema? Questa vicenda – conclude Bosi – lascia molto perplessi e questa "misteriosa" mancanza di iniziative della magistratura suscita cattivi pensieri". (mf)