Società della Salute, al via la campagna di vaccinazione contro l'influenza
Vaccinare contro l'influenza l'80% dei soggetti che rientrano nelle cosiddette categorie a rischio. Dove con categorie a rischio si intende non soltanto i malati cronici e gli ultrassessantacinquenni, ma anche gli ospiti delle Rsa, gli operatori sanitari e gli addetti ai servizi pubblici. E' questo l'obiettivo indicato dalla Regione Toscana per la campagna di vaccinazione 2005/2006, obiettivo immediatamente raccolto e fatto proprio dalle quattro Società della Salute dell'area fiorentina e dall'Azienda sanitaria.Questa mattina in Palazzo Vecchio la campagna di vaccinazione anti influenzale, che partirà in questi giorni, è stata presentata dai presidenti delle quattro Società della Salute, per Firenze Graziano Cioni, per la zona sud-est Luciano Bartolini, per il Mugello Marzia Gentilini, per la zona nord-ovest Simone Naldoni. Erano presenti anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria fiorentina Luigi Marroni e il direttore della Società della Salute di Firenze Fabio Focardi. "Il migliore strumento per combattere l'influenza è la vaccinazione precisa il presidente Cioni ed è la principale misura di prevenzione per il singolo e per la collettività. E' infatti il mezzo più efficace non solo per prevenire la malattia ma anche per ridurre la gravità dell'influenza e delle sue complicanze. Per questo è particolarmente importante la massima diffusione del vaccino tra le cosiddette categorie a rischio".Rientrano in questa categoria le persone con over 65 anni, i bambini di età superiore a 6 mesi e adulti affetti da malattie croniche (asma, cardiopatie, diabete e via dicendo), bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalcilico, bambini pretermine (nati prima della 37esima settimana di gestazione), donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica, individui di qualsiasi età ricoverati presso le strutture per lungodegenti, medici e personale sanitario di assistenza, contatti familiari di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (asili nido, volontari nei servizi di urgenza, personale di assistenza nelle Rsa e via dicendo). Infine personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Da sottolineare che per queste categorie la vaccinazione è gratuita e può essere effettuata presso il proprio medico di famiglia (o il pediatra) oppure presso il distretto sanitario.Estendere la copertura del vaccino all'80% della popolazione a rischio rappresenta sicuramente un obiettivo ambizioso sia rispetto all'anno scorso, quando si raggiunse sul territorio dell'Azienda sanitaria una media superiore al 60% (60,5% per gli over 65 e 63,5% per i cronici) sia in termini numerici: sono infatti circa 195mila persone da vaccinare sul territorio dell'intera Azienda sanitaria di cui oltre 98mila a Firenze, 46mila nella zona nord-ovest, 36mila nella sud-est e quasi 14mila nel Mugello. E proprio per questo è importante il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, soprattutto per convincere i soggetti compresi nelle categorie a rischio ma che rifiutano la vaccinazione. Ma è ugualmente importante aumentare il numero degli operatori sanitari che si sottopongono a vaccino (l'anno scorso la percentuale si era attestata sul 16%) anche effettuando direttamente sul posto di lavoro, sia esso un ambulatorio o un presidio ospedaliero, la vaccinazione. Circa 195mila persone, quindi, di cui, secondo stime dell'Azienda sanitaria, 180mila ricorreranno ai medici di famiglia (o pediatri) oppure ai presidi: il resto preferiranno, come consueto, vaccinarsi autonomamente. Gli addetti al pubblico servizio, invece, saranno al centro di una campagna di promozione della vaccinazione attraverso i distretti sanitari e i medici di medicina generale mentre sarà l'Azienda sanitaria a consegnare direttamente il vaccino a particolari categorie, come i militari, gli istituti penitenziari e via dicendo.Per quanto riguarda la comunicazione, sono stati preparati manifesti (9mila in due formati) e depliant (40mila copie) che saranno distribuiti nei distretti e negli ambulatori dei medici di famiglia. Le informazioni saranno disponibili anche sui siti internet dell'Azienda sanitaria (www.asf.toscana.it) e della Società della Salute (www.comune.firenze.it/sds): su internet sarà visibile anche un videoclip. Grande attenzione sarà dedicata anche all'informazione rivolta al personale interno ai comuni, all'Asl, alle case di cura, alle Rsa. Previsto infine anche uno spot da trasmettere sulle televisioni locali e regionali. (mf)