Amato (FI) presenta l'"austerity plan": «Ecco come ridurre gli sprechi della macchina comunale e trovare risorse da investire nei servizi e nelle attività di pubblica utilità»
Far fronte ai tagli imposti dalle legge finanziaria è possibile. Anzi, la scure del governo è una chance per affermare un'austerity rigorosissima su tutto quello che si può risparmiare all'interno del Comune. E' quanto sostiene il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato che nei prossimi giorni presenterà una proposta di delibera che contiene un "austerity plan".«Una vera e propria finanziaria interna al Comune ha spiegato il capogruppo di Forza Italia per eliminare tutte le spese superflue o inutili e tagliare quelle non indispensabili in ogni settore dell'amministrazione. L'obiettivo è realizzare risparmi e reperire risorse da investire nei servizi e nelle attività di pubblica utilità. Il sindaco Domenici dice che con la nuova legge finanziaria le casse del Comune saranno al verde ma di soldi, almeno per sfamare il solito esercito di consulenti, almeno per ingrossare il portafoglio dei tanti, troppi professionisti esterni pagati da Palazzo Vecchio, se ne trovano eccome».Amato ha indicato un organismo ad hoc per «per monitorare i conti e controllare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal piano»: un «nucleo di valutazione composto da un sindaco revisore, un consigliere di maggioranza e uno di opposizione».«L' "austerity plan" ha spiegato il capogruppo di Forza Italia deve articolarsi su dieci punti. Anzitutto il taglio del 10% della spesa interna per il funzionamento della giunta e del consiglio comunale, come missioni, spese di rappresentanza e privilegi vari, a cominciare dalle indennità di assessori e consiglieri comunali. Poi si deve tagliare del 10% la spesa interna degli uffici comunali: telefoni, cellulari, auto di servizio, indennità di missione, e razionalizzare i servizi interni anche attraverso un piano di accorpamento di sedi di ufficio. Inoltre deve essere realizzato un controllo tecnico-economico degli strumenti della "finanza di progetto" e sui singoli progetti, per ridurre decisamente, e possibilmente eliminare, il costo degli errori e dei relativi contenziosi: vedi quelli relativi al parcheggio alla Fortezza da Basso, al sottopasso di viale Strozzi, al parcheggio interrato di piazza Ghiberti. Il tutto attivando un'apposita commissione speciale del consiglio comunale sulla "finanza di progetto"».«Poi ha aggiunto Amato si deve ridurre del 50% i costi del contenzioso legale, dimezzando il ricorso a professionisti esterni, dimezzare le spese per consulenze e incarichi professionali, pubblicità, convegni e mostre ed eliminare le spese per viaggi e trasferte e le spese per la comunicazione istituzionale. L' "austerity plan" prevede anche di tagliare del 10% le retribuzioni delle consulenze e degli incarichi professionali assegnati e di razionalizzare la spesa dei cinque Quartieri, anche attraverso la revisione del sistema delle deleghe, per ottenere un risparmio complessivo di spesa del 10%. Poi bisogna invitare tutti i presidenti delle società partecipate a ridurre del 10% le indennità e i gettoni di presenza degli amministratori e dei sindaci revisori e legare il compenso degli amministratori ai risultati economici-finanziari ottenuti. Ci vuole anche un taglio del 10% delle spese per il funzionamento interno delle società. Infine è necessario impegnarsi a non sottoscrivere più aumenti di capitale finalizzati alla sopravvivenza di società ed enti da liquidare, come Firenze Mostre; a privatizzare i servizi resi dalla partecipate, mediante la ricerca di imprese regionali e internazionali ed a valutare l'ipotesi di vendita, ad operatori internazionali, di società strutturalmente deficitarie come Ataf».«Al sindaco ha concluso Amato rinnoviamo la richiesta di aprire una vertenza con la Regione, visto che i conti del bilancio consuntivo 2004 dimostrano con tutta evidenza che la Toscana non aiuta i Comuni e specialmente il capoluogo di regione, e di varare quanto prima un codice etico per tutti gli amministratori per invitarli a tenere comportamenti virtuosi ispirati al principio dell'austerità ». (fn)