Amato (FI): «L'Anci si è spaccata, non condivide l'estremismo e la demagogia con le quali Domenici attacca la finanziaria»
Questo il testo dell'intervento di Paolo Amato, capogruppo di Forza Italia:«Ho sempre detto che Domenici, asservendo l'ANCI al suo partito e trasformandola in una sguaiata tribuna di propaganda antigovernativa, avrebbe solo indebolito l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. E' ciò che è accaduto. L'ANCI si è infatti politicamente spaccata, non condividendo nella sua totalità l'estremismo e la demagogia con le quali Domenici continua ad attaccare la legge finanziaria. E così la componente dell'ANCI, che fa capo ai partiti della Casa delle Libertà, in segno di protesta, non parteciperà all'assemblea annuale dell'Associazione convocata a Cagliari per il 19 ottobre. E' un fatto significativo, che ha pochi precedenti nella storia dell'ANCI e che evidenzia la personale difficoltà di Domenici a presiedere organismi di qualche importanza: dalla Fondazione del Maggio Fiorentino, ora commissariata, all'ANCI, ora spaccata.Domenici che dimentica sempre che l'ANCI rappresenta tutti i Comuni italiani e non solo quelli di sinistra ha poi dichiarato di aver chiesto ai sindacati di ospitare l'ANCI allo sciopero generale indetto per i prossimi giorni; non escludendo nemmeno uno "sciopero dei Sindaci". Siamo al ridicolo. Anche se va detto che per Domenici è facile scioperare. Visto che, come Sindaco, è sempre assente da Firenze e dal Consiglio Comunale.La verità è che Domenici, con i suoi scomposti attacchi alla Finanziaria e al Governo, intende esorcizzare la realtà dello spreco che si annida negli enti locali. Non si spiega altrimenti il suo silenzio sullo sperpero dei Comuni, a cominciare da quello di Firenze. Perché Domenici non imposta un piano di risparmi e di tagli alle spese inutili, interno a Palazzo Vecchio? Perché non cerca di introdurre elementi di eticità, di rigore e di efficienza, nella gestione del sistema delle società partecipate? E perché si rifiuta di fare un "Libro Bianco" sulle consulenze, limitando il continuo ricorso dell'Amministrazione Comunale agli incarichi esterni?La risposta è fin troppo evidente: lo sperpero, gli sprechi e le spese inutili sono funzionali al sistema di potere della sinistra fondato sull'uso improprio della spesa pubblica. Per questo Domenici non può accettare i tagli della Finanziaria al cosiddetto "costo della politica". E per questo continua a sognare una Finanziaria a piè di lista, la cui funzione dovrebbe consistere nell'erogare finanziamenti ai Comuni senza preoccuparsi del modo con cui questi spendono i soldi dei contribuenti. Ma è un sogno destinato a frantumarsi contro la realtà dell'economia e i vincoli europei di bilancio».(fn)