Minori stranieri, una realtà in crescita. L'assessore Lastri: "Il Comune assicurerà accoglienza e pari opportunità per un effettivo diritto di cittadinanza"

Il fenomeno della presenza dei minori stranieri non accompagnati, è una realtà in crescita anche nella città di Firenze. E' quanto è emerso stamani, durante il convegno " Un futuro che viene da lontano: diritti di cittadinanza dei minori stranieri", promosso dall'assessorato alle politiche per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Firenze e dal Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza. Erano presenti, tra gli altri, l'assessore alla pubblica istruzione e politiche per l'infanzia e l'adolescenza Daniela Lastri, il presidente del Cnca Lucio Babolin, Edgar Serrano dell'Università di Padova, Antonella Inverno di "Save the Children" e Luigi Mughini dell'associazione progetto Arcobaleno di Firenze."La scelta del Comune di Firenze in quest anni - ha spiegato l'assessore Lastri - è stata quella di considerare i minori stranieri prima di tutto come bambini o ragazzi, portatori degli stessi diritti di cittadinanza di tutti gli altri bambini e ragazzi, compreso il diritto al rispetto della loro cultura, della loro identità e della loro religione".Il presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza Babolin ha messo quindi in evidenza che il convegno deve essere anche un momento per parlare del problema del diritto alla cittadinanza: "Il problema che sta alla base di tante questioni non risolte anche a livello nazionale, è che si dovrebbe trovare il modo di permettere ai giovani stranieri di avere il diritto di diventare cittadini italiani, e questo permetterebbe loro una prospettiva di futuro in Italia".Sono diverse le tipologie dei servizi offerti dalle strutture, un totale di 32, convenzionate con il Comune di Firenze. Infatti, nel caso in cui il minore si trovi in stato di abbandono o sia temporaneamente allontanato dal proprio nucleo familiare, è stata costruita una rete di accoglienza composta da: centri di pronta accoglienza che accolgono il minore nell'arco delle 24 ore; strutture residenziali socio-educative che hanno il compito, in collaborazione con i servizi sociali territoriali, di elaborare un progetto educativo individuale per aiutare il bambino o il ragazzo a crescere in un ambiente sereno; una pronta accoglienza ad alta protezione, struttura unica in Italia, definita "Centro Sicuro", rivolta ai minori in stato di abbandono o di sfruttamento.I minori stranieri non accompagnati, e ospitati presso le strutture di pronta accoglienza del Comune di Firenze sono stati 294 nel 2003 e 307 nel 2004. Al giugno 2005 sono stati 140.La struttura del "Centro Sicuro" ha ospitato nell'anno 2003 91 bambini e adolescenti, nel 2004 82 e nei primi sei mesi di quest'anno sono stati 39.La fascia di età maggiore dei bambini e degli adolescenti stranieri non accompagnati è tra i 15 e i 16 anni seguono poi gli adolescenti tra i 17 e i 18 anni. La maggior parte dei minori ospiti nelle strutture provengono dai Paesi dell'est, in particolare Romania e Albania, seguono i Paesi dell'Africa, con in testa il Marocco, e poi a seguire i Paesi asiatici ed europei."Abbiamo cercato in questi ultimi anni di creare un sistema integrato di intervento tra il sociale e l'educativo e un intervento coordinato con realtà come Asl, Procura e Tribunale dei Minori e con tutte le altre istituzioni competenti in questo campo che, - ha proseguito Lastri – secondo l'esperienza acquisita, questa è l'unica modalità per svolgere interventi adeguati e dare risposte efficaci ai bambini e agli adolescenti stranieri non accompagnati che sono presenti nella nostra città".Un metodo di lavoro che ha trovato linguaggi comuni nella costruzione di tavoli interistituzionali e atti di intesa che riguardano l'intera gamma di attività dell'assessorato, che ha perseguito una politica di stretto collegamento tra il settore educativo ed il settore socio-assistenziale. Ricordiamo un tavolo interistituzionale contro l'abuso e il maltrattamento ai minori e infine il recente protocollo d'intesa tra Comune, Asl, procura e Tribunale dei Minorenni.Diversi sono stati gli interventi e le iniziative, in vari ambiti, rivolti ai minori stranieri nella città di Firenze.Nel settore della scuola gli interventi sono stati incentrati sul potenziamento degli asili nido e delle scuole dell'infanzia dove sta crescendo il numero dei minori stranieri, che permettono alle famiglie, molte delle quali monogenitoriali, a trovare un luogo di accoglienza diurna che possa essere anche uno strumento di integrazione tra varie culture. Altro sostengo è la possibilità di facilitare l'intervento dei bambini nelle scuole, grazie ai centri di alfabetizzazione, che hanno come obiettivo consentire al bambino il migliore apprendimento dell'italiano come seconda lingua, con il mantenimento della lingua di origine.Nel settore della formazione, molti adolescenti possono iscriversi al centro di formazione professionale, dove è possibile coniugare studio ed esperienza con il mondo del lavoro attraverso degli stage. Per quanto riguarda l'accoglienza gli interventi sono incentrati sul sostegno alla famiglia. Ricordiamo il servizio educativo domiciliare che garantisce interventi qualificati svolti da educatori professionali a domicilio del minore e i centri diurni che accolgono i bambini in orario extrascolastico.Gli interventi e i progetti dell'assessorato alle politiche per l'infanzia e l'adolescenza non si limitano all'area scolastica o all'ospitalità del minore nelle proprie strutture. Un aiuto arriva anche per i minori che hanno dovuto fare i conti con la giustizia e che una volta usciti si troverebbero in difficoltà. A questo proposito sono stati realizzati dei progetti per il reinserimento formativo e lavorativo del minore. I progetti sono stati realizzati, oltre che nell'area penale, anche all'area di prevenzione e di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.Il convegno ha quindi voluto fotografare la situazione dei minori stranieri a livello nazionale, ed è emersa con forza da parte di tutti i relatori, la necessità per i minori stranieri in Italia, di acquisire il diritto alla cittadinanza per avere diritto ad un futuro migliore. (pc)SEGUE FOTO CGE