Publiacqua, Rifondazione: «Il moltiplicarsi di società controllate ricade inevitabilmente sulle bollette»

«Ieri sera abbiamo contestato l'impossibilità di controllo, da parte del consiglio comunale, sia per Publiacqua, nella quale il privato Acea deve entrare al 40%, sia a maggior ragione per società controllate in un meccanismo di scatole cinesi». E' quanto hanno dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini ed i consiglieri Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti commentando la bocciatura, da parte dell'assemblea di Palazzo Vecchio, di alcuni ordini del giorno che chiedevano lo scioglimento di società controllate da Publiacqua.«Il moltiplicarsi di consigli di amministrazione – hanno aggiunto – ad oggi ricade inevitabilmente sulle bollette che pagano i cittadini. Le società di cui si chiedeva la chiusura svolgono attività che potrebbero essere effettuate da rami della stessa azienda senza questa onerosa frammentazione».«Ancora una volta – hanno concluso Nocentini, Pieri e Ontanetti – contestiamo che l'acqua sia trattata con logiche aziendalistiche e di mercato senza nessuna distinzione tra questa e altri prodotti, senza vedere la radicale differenza esistente tra un manufatto e un bene comune». (fn)