Unaltracittà/unaltromondo" e Rifondazione: «Per la difesa di un'università pubblica le iniziative in atto sono opportune. No al disegno di legge Moratti»
«La mobilitazione in atto all'interno dell'ateneo fiorentino, come in altre università italiane, contro il disegno di legge Moratti unisce in un unico fronte componenti diverse della vita accademica: studenti, precari, ricercatori, docenti di prima e seconda fascia e personale tecnico-amministrativo. Quello che viene messo in gioco con tale disegno di legge è la libertà di ricerca e l'esistenza stessa dell'istruzione e ricerca pubbliche». E' quanto hanno dichiarato la capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo" Ornella De Zordo, la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini ed i consiglieri di Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti.«Viene infatti abolito il ruolo del ricercatore, trasformando questa figura in precari a tempo determinato hanno spiegato i quattro consiglieri viene anche abolita la distinzione tra docenti a tempo parziale e a tempo pieno, viene data ai privati la possibilità di finanziare cattedre di insegnamento. Così questo governo affossa definitivamente l'università pubblica, già ora penalizzata da una finanziaria che taglia il 20% agli investimenti alla ricerca, mantiene il blocco delle assunzioni, eliminato invece per forze armate e pubblica amministrazione, taglia di un ulteriore 40% i fondi per i contratti a tempo determinato, taglia il 5% alla ricerca di base mentre si aumentano del 2% i fondi alle scuole private».«Per la difesa di un'università pubblica hanno concluso De Zordo, Nocentini Pieri e Ontanetti opportune sono le iniziative in atto che vogliono informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e l'intero mondo universitario dei gravissimi rischi che corre oggi in Italia l'assetto dell'università pubblica, un ambito sul quale il programma dell'Unione dovrà dare esplicitamente dare indicazioni». (fn)