Finanziaria, l'assessore Siliani : "tagli alla cultura devastanti che rischiano di creare un effetto ‘accumulo' se si sommano i tagli agli Enti locali"

"La Finanziaria proposta da questo Governo comporta rischi gravissimi perché ai tagli previsti per il settore culturale e in particolare a quello legato allo spettacolo, vanno ad aggiungersi i tagli delle risorse agli Enti locali che potrebbero ricadere su finanziamenti comunali alla cultura.". Con queste parole l'assessore alla cultura Simone Siliani ha preso la parola stamani al Teatro Verdi nel corso della conferenza stampa sugli "Effetti dei tagli della Finanziaria sulla cultura" organizzata dai Ds dell'Unione metropolitana. Insieme all'assessore alla Cultura del Comune erano presenti la senatrice diessina Vittoria Franco, l'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi, il presidente dell'Ort Rosa Maria Di Giorgi e il responsabile per la cultura dei Ds dell'Unione metropolitana Claudio Fantoni."Il rischio – ha aggiunto Siliani-, è quindi quello di un "Cumul of impact" e cioè di un accumulo, appunto, di tagli che contribuisce ad aggravare la situazione."L'assessore Siliani fa poi notare come rispetto al '99 la risorse a disposizione della cultura siano già in diminuzione e fa l'esempio delle spese correnti dove nel ‘99 c'erano a disposizione 12miloni e mezzo di euro e nel 2005 non si arriva neanche a 10milioni. "Sono spese – ha proseguito l'assessore alla cultura- che rappresentano il 3 per cento del bilancio. E' ovvio che altri tagli porterebbero ad una situazione devastante. E poi ci sono le spese di investimento quelle che servono per ristrutturare e restaurare il patrimonio culturale immobile. Sono finanziamenti di cui abbiamo beneficiato nel 2005 per ristrutturare e restaurare diversi immobili del Comune fra cui le biblioteche, l'Archivio storico, Palazzo Vecchio, le chiese di proprietà comunale, al biblioteca comunale di via S. Egidio, il Museo Bardini, la Goldonetta, il Teatro 13. Nel 2006 - ha proseguito Siliani-, siamo passati dai circa 13milioni di euro per questo tipo di opere ai soli 3miloni e 600mila del 2006 per le spese di investimento a ciò finalizzate "E per quanto riguarda l'idea di aumentare i biglietti di ingresso nei cinema e nei teatri – ha concluso Siliani-, non ci sempre per niente un'ipotesi valida perché non farebbe che ridurre l'afflusso di gente in questi posti. E di questo non abbiamo proprio bisogno". (lb)