Mercoledì sera la Basilica di San Miniato sarà illuminata di rosa per la campagna della Lega Tumori
Anche quest'anno la prevenzione del tumore al seno si tinge di rosa. Dal tardo pomeriggio di mercoledì 12 ottobre e per tutta la notte la Basilica di San Miniato sarà illuminata con una luce rosa grazie alla Silfi sull'esempio di quello che sta accadendo ad altri importanti monumenti e bellezze naturali in tutto il mondo: dall'Empire State Building di New York alle Cascate del Niagara in Canada, dall'Harbour Bridge a Sidney alla Table Mountain di Cape Town in Sud Africa fino alla City Hall di Vienna. E anche l'Italia, da nord a sud, si illumina di rosa: oltre alla Basilica di San Miniato, le luci rosa avvolgeranno anche l'Arena di Verona, il Tempio di Giunone di Agrigento sono per citare alcuni monumenti. Questo suggestivo evento rientra nella campagna internazionale "Nastro rosa" organizzata dalla Lega Italiana per la lotta ai tumori e dalla Estée Lauder con l'obiettivo di sensibilizzare le donne sull'importanza di una corretta prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno.La tappa fiorentina della campagna è stata presentata oggi a Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Grazioni Cioni, dal coordinatore sanitario della Lilt Riccardo Poli, da Gianni Amunni direttore dell'Istituto Toscano Tumori, da Patrizia Zavataro e Claudio Bini, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Silfi. Erano presenti anche Roberta Ciurckgan di "Donne come prima" e da Marta Porta di "Toscana Donna"."L'Amministrazione comunale ha aderito volentieri alla campagna promossa dalla Lega italiana tumori - spiega l'assessore e presidente della Società della Salute Cioni - perché la prevenzione è fondamentale nella lotta a questa terribile malattia che colpisce ogni anno moltissime donne. E proprio per questo lo screening del tumore alla mammella, come quello relativi ad altre forme di cancro, rientra tra le priorità della Società della Salute".In tutti i paesi occidentali e industrializzati il carcinoma della mammella ha raggiunto livelli di incidenza tali da rappresentare una vera e propria malattia sociale: in Italia I nuovi casi di cancro al seno sono aumentati ad oltre 33mila l'anno (collocandoci al quarto posto in Europa per incidenza della malattia dopo Germania, Francia e Regno Unito), ma sono diminuiti i decessi (circa 11mila). Inoltre un recente studio inglese, pubblicato sul "British Journal of Cancer", che ha confrontato la mortalità per tumore alla mammella in 5 paesi europei tra cui l'Italia, ha dimostrato che i decessi nella nostra nazione (25 donne ogni 100mila) sono inferiori rispetto a Olanda (33), Inghilterra (30) e Francia (27). Un passo avanti importante nella cura di questa malattia possibile, principalmente, grazie alla diagnosi sempre più precoce che consente di poter vincere il tumore della mammella in oltre il 90% dei casi. Ecco che quindi la prevenzione diventa essenziale. Prevenzione che passa anche attraverso la mammografia a cui vengono invitate ogni due anni tutte le donne tra i 50 e i 70 anni. "La Regione Toscana si colloca ai primi posti a livello nazionale per l'impegno in ambito di prevenzione secondaria dei tumori, che si concretizza nei programmi di screening" spiega il direttore dell'Istituto Toscano Tumori Amunni. Il Piano Sanitario Regionale nel 2005-2007 prevede infatti una piena estensione dei programmi di screening per i tumori della mammella, della cervice dell'utero e del colon retto, indicando anche i precisi obiettivi in termini di partecipazione della popolazione tra i livelli più alti al mondo. In Toscana, nel 2004 sono state invitate allo screening mammografico circa 210mila donne, con un'effettiva estensione del programma al 90% della popolazione femminile residente. Entro il 2007, si prevede di estendere la copertura al 100% della popolazione target con dell'80%.Per quanto riguarda lo screening mammografico nell'area fiorentina, l'adesione si attesta sul 72% con circa 200 tumori della mammella accertati. Tra questi, circa il 35% è stato diagnosticato con dimensioni inferiori ai 10 millimetri ed è stato possibile applicare un intervento conservativo in oltre l'80% dei casi accertati. Se si analizza poi l'andamento temporale del tumore alla mammella, emerge una progressiva riduzione della mortalità, pari a circa il 20% negli ultimi 12 anni, confermando il miglioramento in termini di diagnosi e trattamento di queste neoplasie nel territorio regionale.Oltre all'illuminazione della Basilica di San Miniato, per sensibilizzare la cittadinanza volontarie della Lilt e rappresentanti del servizio "Donne come prima" e di "Toscana Donna" nella giornata di mercoledì (dalle 10 alle 19) saranno in piazza della Repubblica. Qui, sotto lampioni dalla luce rosa, allestiranno un banchino e distribuiranno materiale informativo. (mf)