"Fuori dalle piste battute, magie di Toscana e d'Oriente": dal 10 ottobre una mostra al Palagio di Parte Guelfa

Sarà l'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani a inaugurare lunedì 10 ottobre 2005 (ore 18.30) al Palagio di Parte Guelfa la mostra "Fuori dalle piste battute, magie di Toscana e d'Oriente" di Gianfranco Bracci.L'esposizione è una raccolta di fotografie, che raffigurano paesaggi toscani e ambienti esotici. Protagonisti degli scatti colori e luci della terra toscana come la pineta all'Isola d'Elba a Livorno, la Villa di Cafaggiolo nel Mugello, un tramonto sull'isola della Capraia, l'atmosfera di una fredda mattina invernale a S. Galgano nel senese o un'alba rosata sulla Pania della Croce sulle Apuane a Lucca.Accanto ai paesaggi della nostra regione, spiccano luoghi e volti orientali, i pescatori indiani, i bambini del Nepal, le feste tibetane, la casbah al tramonto in Marocco o la stupa di Kath Mandu in Nepal. I luoghi affascinanti e suggestivi dell'India, Pakistan, Cina, Australia, Nuova Zelanda, paesi lontani, scelti per essere immortalati dall'obbiettivo di Gianfranco Bracci.L'autore Gianfranco Bracci, si ama definire "libero professionista dell'ambiente".Esperto di trekking, di mountain bike e di fotografia naturalistica, scrittore e guida ambientale escursionistica. Rappresentante italiano dell'Associazione no-profit "Action Dolpo". Per 22 anni insegna nella scuola media italiana, poi diventa libero professionista dell'ambiente all'aria aperta. Come scrittore e fotografo si mette in evidenza insieme alla rivista "Airone" di cui è stato assiduo collaboratore fino dai primi numeri. Ha collaborato con le maggiori riviste del "plein air" e con la RAI come consulente per il plein air. Esperto della Regione Toscana per lo sviluppo del "Turismo Natura", progettista di percorsi trekking quali la G.E.A.(Grande Escursione Appenninica) ed il Progetto Integrato Chianti, ha ricoperto per 6 anni la carica di Direttore dell'Associazione Sentiero Italia. Autore di un libro fotografico sulla Toscana, di guide escursionistiche e di due libri fotografici su percorsi e popoli dell'Himalaya. Nel 2000 ha vinto il prestigioso premio fotografico "Casato Prime Donne" del Brunello di Montalcino .La mostra rimarrà aperta dal 10 al 16 ottobre 2005. Nella giornata inaugurale sarà commemorata la figura di Fosco Maraini, scrittore ed antropologo, nonché padre della famosa scrittrice Dacia Maraini. Fosco Maraini, il più noto famoso nipponista, non ha bisogno di presentazioni, ma fra le tante sue attività nel campo degli studi giapponesi va ricordata appunto la fondazione nel 1973 dell'Aistugia che ora, grazie al suo stimolante lavoro, conta più di 300 soci, e di cui negli ultimi anni della sua vita era presidente onorario.Saranno presenti la vedova e Mieko Maraini, i giornalisti Umberto Cecchi, Andrea Semplici e Roberto Mantovani, direttore della rivista La Montagna.(fd)