Publiacqua, il consiglio comunale approva ordine del giorno dei DS, Margherita, Comunisti e Verdi
Un ordine del giorno presentato dai gruppi dei DS, Margherita, Comunisti Italiani e Verdi, e collegato alla delibera su Publiacqua è stato approvato ieri sera dal consiglio comunale.Nel documento si sottolinea anzitutto «come l'affidamento diretto del servizio idrico integrato da parte dell'autorità di ambito-ATO 3 a Publiacqua spa e la successiva gara ad evidenza pubblica per l'ingresso nella compagine societaria di un partner privato, rispondano non solo agli obblighi normativi ma anche all'obbiettivo di salvaguardare il patrimonio di esperienza e professionalità già presente nella gestione diretta dell'acquedotto di Firenze, nonché di consolidare una società avente capacità tecniche e dotazione finanziaria adeguata per realizzare e gestire le numerose e necessarie opere previste dal "piano d'ambito" definito dall'ATO».«Al momento della definizione della gara ad evidenza pubblica si legge nell'ordine del giorno gli enti locali proprietari di Publiacqua spa hanno definito specifici patti parasociali che consentono un forte controllo pubblico anche nella gestione della società e quindi del servizio idrico integrato. Il perfezionamento della gara ad evidenza pubblica costituisce solo l'ultimo atto di un iter politico amministrativo lungo, complesso, trasparente, finalizzato al consolidamento di un soggetto industriale di dimensioni adeguate a dispiegare tutte le potenzialità auspicate in merito alla gestione socialmente ed ambientalmente sostenibile della risorsa idrica. Il complesso di questa azione di riorganizzazione del settore ha già consentito nella nostra area di ottenere miglioramenti sensibili nel servizio e negli impianti».«Tuttavia sottolineano i consiglieri dei quattro gruppi consideriamo con grande attenzione quanto espresso dai cittadini che nei mesi scorsi hanno sottoscritto la proposta di legge popolare per la riorganizzazione del servizio idrico integrato della Regione Toscana».In primo luogo il documento chiede che il consiglio e la giunta regionale «avviino nel più breve tempo possibile la discussione sulla nuova normativa in ordine ai servizi pubblici locali ed in particolare al servizio idrico integrato». Al sindaco viene chiesto,in sede di assemblea dei soci di Publiacqua spa, «di verificare che la gestione del servizio idrico integrato consenta livelli di efficienza economico industriale capaci di esprimere il più alto livello di compatibilità ambientale e l'assoluta sostenibilità rispetto alla risorsa essenziale acqua» e, in sede di ATO, «di promuovere un attento controllo circa l'entità e la modulazione della tariffa, stante la necessità di ridurre al minimo gli incrementi tariffari»; «di promuovere un tavolo di concertazione tra Publiacqua spa e le società di gestione del servizio di riparto e bollettazione finalizzato ad uniformare i contenuti delle bollette e ad aumentare il grado di leggibilità e trasparenza delle voci che concorrono alla formazione del costo finale». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOcollegato alla delibera C.C. n. 257/2005"In merito alla gestione della risorsa idrica nel rispetto dei principi della Legge n. 36/1994"IL CONSIGLIO COMUNALECONSIDERA di fondamentale importanza per la corretta gestione del bene primario "acqua", sia sotto il profilo ambientale che sotto il profilo sociale, l'attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 "Disposizioni in materia di risorse idriche" che stabilisce importanti norme a tutela dell'acqua;VALUTATA POSITIVAMENTE la rapida attuazione che la Regione Toscana, con le Leggi Regionali n. 81/1995 e n. 26/1997, ha dato alla normativa nazionale sopra richiamata, individuando gli ambiti territoriali ottimali per la gestione della risorsa e le Autorità pubbliche cui i Comuni e le Province attribuiscono i poteri di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato;RICORDA come, al fine di dare piena attuazione alle norme sopra citate, a partire dal 1999 il Comune di Firenze, anche di concerto con gli altri Enti locali ricompresi nell'ambito ottimale 3 "Medio Valdarno", con successive deliberazioni di questo Consiglio comunale (n. 525 del 27/4/1999, n. 754 del 3/7/2000, n. 1202 del 17/12/2001, n. 917 del 1/12/2003) ha approvato l'adesione alla società di gestione Publiacqua spa, a maggioranza pubblica, cui l'Autorità di ambito ATO 3 ha affidato nel 2001 la gestione del servizio idrico integrato;SOTTOLINEA come l'affidamento diretto del servizio idrico integrato da parte dell'Autorità di ambito-ATO 3 a Publiacqua spa e la successiva gara ad evidenza pubblica per l'ingresso nella compagine societaria di un partner privato, con partecipazione azionaria pari al 40% del capitale della società, rispondano non solo agli obblighi normativi intervenuti nel tempo (in particolare l'art. 35, comma 5, della Legge n. 448/2001), ma anche all'obbiettivo di salvaguardare il patrimonio di esperienza e professionalità già presente nella gestione diretta dell'acquedotto di Firenze, nonché di consolidare una società avente capacità tecniche e dotazione finanziaria adeguata per realizzare e gestire le numerose e necessarie opere previste dal Piano d'ambito definito dall'ATO 3;SOTTOLINEA ALTRESI' come al momento della definizione della gara ad evidenza pubblica per la selezione del partner privato gli Enti Locali proprietari di Publiacqua spa abbiano definito specifici patti parasociali che consentono un forte controllo pubblico anche nella gestione della società e quindi del servizio idrico integrato, riducendo il rischio di asimmetrie informative tra il partner privato ed i soci pubblici e garantendo così una più pregnante verifica pubblica sulla gestione del servizio;RICORDA PERCIO' come il perfezionamento della gara ad evidenza pubblica per l'ingresso del socio privato di minoranza in Publiacqua spa costituisca solo l'ultimo atto di un iter politico amministrativo lungo, complesso, trasparente, finalizzato al consolidamento di un soggetto industriale di dimensioni adeguate a dispiegare tutte le potenzialità auspicate in merito alla gestione socialmente ed ambientalmente sostenibile della risorsa idrica, nel pieno rispetto dei principi e delle norme di cui alla Legge n. 36/1994;SOTTOLINEA come il complesso di questa azione di riorganizzazione del settore ha già consentito nella nostra area di ottenere miglioramenti sensibili nel servizio e negli impianti, tanto che una recente indagine ha evidenziato come oltre il 58% dei fiorentini dichiarano di bere l'acqua dell'acquedotto contro il 50% della media italiana e il 33% della media Toscana;CONSIDERA TUTTAVIA con grande attenzione quanto espresso dai cittadini che nei mesi scorsi hanno sottoscritto la proposta di legge popolare inerente la riorganizzazione del servizio idrico integrato della Regione Toscana, proposto da un'ampia rete di movimenti, associazioni e partiti, condividendo di tale proposta lo spirito di tutela della risorsa idrica quale bene comune indisponibile che la anima;RITIENE che il dibattito consiliare nel merito della delibera n. 257/2005 "indirizzi programmatici alla società Publiacqua spa" abbia espresso posizioni politiche di ampio e condivisibile interesse soprattutto in ordine all'attuazione ed alla gestione del servizio idrico nonché nel merito del futuro scenario politico culturale che potrà determinare novità normative rispetto alla situazione attuale;ESPRIME PREOCCUPAZIONE in merito alle anticipazioni relative al contenuto dei decreti di attuazione della Legge 15 dicembre 2004, n. 308 "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione" che, nel caso delle risorse idriche, sembrano orientate alla riduzione dell'autonomia di scelta degli Enti Locali circa le forme di gestione del servizio idrico integrato;CHIEDE CHE IL CONSIGLIO E LA GIUNTA REGIONALEavviino nel più breve tempo possibile la discussione sulla nuova normativa in ordine ai servizi pubblici locali ed in particolare al servizio idrico integrato, capace di offrire una più efficace attuazione della Legge n. 36/1994, recependo in particolare le sollecitazioni più significative contenute nella proposta di legge di iniziativa popolare al fine di definire nuove opportunità di risposta nel merito della progressività della tariffa e del controllo democratico e partecipato relativamente all'erogazione del servizio ed alle scelte strategiche per ogni ambito ottimale;CHIEDE AL SINDACO,al fine di poter esercitare al meglio il ruolo di controllo e indirizzo attribuito al Consiglio comunale dal Testo Unico degli Enti Locali:1. in sede di Assemblea dei soci di Publiacqua spa:- di verificare che la gestione del servizio idrico integrato consenta livelli di efficienza economico industriale capaci di esprimere il più alto livello di compatibilità ambientale e l'assoluta sostenibilità rispetto alla risorsa essenziale acqua;2. in sede di Autorità dell'ambito territoriale ottimale "Medio Valdarno":- di promuovere un attento controllo circa l'entità e la modulazione della tariffa, stante la necessità di ridurre al minimo gli incrementi tariffari, nella ricerca del migliore equilibrio tra la copertura degli investimenti necessari e l'impatto del prelievo tariffario in relazione alla particolare congiuntura economica, avviando comunque una riflessione che consenta di articolare il sistema tariffario nel senso di una maggiore progressività del prelievo che tuteli i ceti sociali più deboli ed i nuclei familiari numerosi;- di promuovere un tavolo di concertazione tra Publiacqua spa e le società di gestione del servizio di riparto e bollettazione ("recapitiste") finalizzato, pur nel contesto di un settore soggetto alle regole di mercato e alle libere opzioni degli utenti, ad uniformare i contenuti delle bollette e ad aumentare il grado di leggibilità e trasparenza delle voci che concorrono alla formazione del costo finale;3. di riferire annualmente al Consiglio Comunale circa l'attuazione della Legge n. 36/1994 e la gestione del servizio idrico da parte dell'Autorità dell'ambito ottimale "Medio Valdarno" e sull'attuazione degli indirizzi a Publiacqua spa di cui alla delibera consiliare n. 257/2005, al fine di:- calibrare l'iniziativa di governo sulla base dello sviluppo del dibattito politico culturale in corso e delle eventuali novità normative che potranno svilupparsi sul tema dell'acqua e del servizio idrico, e quindi delle opportunità che conseguentemente potranno aprirsi anche in ordine alla possibile reversibilità e modifica delle procedure fin qui attuate;- monitorare l'attuazione degli strumenti di controllo sul servizio idrico integrato, al fine di garantirne l'efficacia e la rappresentatività tenuto conto della specificità del servizio in questione;4. nella sua veste di Presidente nazionale dell'ANCI, di seguire con attenzione il dibattito politico attorno ai decreti di attuazione della Legge n. 308/2004, facendo proprie le preoccupazioni di questo Consiglio in merito alle ventilate modifiche delle norme inerenti la tutela e la gestione della risorsa idrica e rappresentandole in seno alla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del D.Lgs. n. 281/1997, che è titolata ad esprimere un parere di merito.