Appello di Carrai (Margherita) e Nardella (DS) al sindaco: «Si faccia promotore di un patto internazionale con le città che hanno subito catastrofi ambientali e umane»
Un appello al sindaco «perché si faccia promotore di un patto internazionale con città come New Orleans, Dresda, New York, Londra, Sharm e le altre città che in questo secolo, a causa del mostruoso sfruttamento delle risorse ambientali e della violenza terroristica degli uomini verso tutto il mondo, hanno subito catastrofi ambientali e umane», è stato lanciato il consigliere della Margherita Marco Carrai e il consigliere dei DS Dario Nardella.Entrambi sono intervenuti questo pomeriggio, durante la seduta dell'assemblea di Palazzo Vecchio, per commemorare il 50° anniversario della firma del "Patto di amicizia" tra i sindaci delle capitali del mondo, giunti nel capoluogo toscano per parlare di pace.«Firenze hanno aggiunto deve tornare ad assumere il ruolo internazionale che le compete, memori delle parole del professor Giorgio La Pira che ricordava come la cultura e la "metafisica" della città siano diventate il centro nuovo di orientamento di tutta la meditazione umana. Siamo ad una nuova misura dei valori, la storia presente, ma ancora di più quella futura, si serviranno sempre più di questo metro destinato a fornire la misura umana a tutta la scala dei valori. Da Firenze riparta quindi con slancio il ruolo che le città nel mondo devono avere. Per questo facciamo Oggi come non mai è evidente che uno dei grandi problemi dell'umanità sia il rapporto tra i cittadini del mondo e le risorse naturali, tra ideologie fanatiche e interessi economici. Come peraltro suggerito dallo stesso professor Primicerio, in occasione del suo intervento commemorativo, proprio dalla nostra città può partire un appello ad una condividere con altre città del mondo, un forte messaggio di pacifica convivenza e di concreta risposta alle catastrofi umane e naturali in occasione del 40° anniversario dell'alluvione di Firenze».«Questa condivisione hanno concluso Carrai e Nardella - potrebbe portare infatti alla firma di una carta che impegni le città a limitare l'emissione di gas, alla razionalizzazione dello sfruttamento energetico ed alla ricerca di forme alternative di energia, a contribuire, infine, all'impegno delle organizzazioni sovranazionali nella lotta al terrorismo e nella costruzione di nuovi valori e principi ispiratori del diritto internazionale». (fn)