Bosi (FI): «L'ennesimo esempio di demagogia pacifista, la risoluzione per l'adesione alla campagna di "ControlArms"»
Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«Invece di occuparsi dei tanti problemi di Firenze il Consiglio comunale continua a "sfornare" documenti del cui contenuto dovrebbe semmai occuparsi il nostro Parlamento.Prima la richiesta di un gemellaggio con Ghedi solo perché nella base dell'aeronautica militare italiana e dell'USAF esisterebbe un deposito di bombe nucleari; oggi è stata presentata, a firma di 22 consiglieri di maggioranza (all'ordine dei lavori della Commissione Pace di venerdi p.v.), una risoluzione per l'adesione alla campagna "ControlArms". In pratica la richiesta di impedire secondo i proponenti la diffusione incontrollata degli armamenti, soprattutto quelli leggeri. L'Italia, come tutti sanno, si è dotata di una legge, la 185/90 che sottopone le nostre aziende a complicate procedure per esportare la nostra produzione. Per inciso la legge 185/90 è stata modificata nel 2003 (Governo di centrosinistra) per facilitare le coproduzioni di armi tra paesi europeiDa sempre paesi come gli USA, la Russia (che ora appare all'ottavo posto ma solo per la divisione in una miriade di repubbliche autonome fra cui spiccano per produzione militare Ucraina e Bielorussia), la Cina (paese al quale il Presidente Ciampi ha annunciato il sostegno dell'Italia all'eliminazione dell'embargo), la Gran Bretagna e la Francia (quest'ultima in un modo spregiudicato supporta l'export con missioni governative ad altissimo livello; mentre in un recente passato era il principale fornitore all'Iraq di Saddam Hussein, verso cui le sinistre manifestano il loro funereo rimpianto), vendono la loro produzione senza porsi alcuno scrupolo.Il famigerato Kalashnikov, per fare un esempio, è in mano a tutte le guerriglie del mondo.Nel campo delle armi leggere, infine, siamo il secondo esportatore mondiale. Dobbiamo fare un mea culpa per questo se i nostri fucili da caccia sono i più richiesti e i più apprezzati?Io vorrei domandare ai lavoratori delle oltre 50 aziende italiane (fra le quali Beretta, Franchi, Europa Metalli, Breda, Oto Melara, Fiocchi, Agusta, Aermacchi, Oerlikon, Iveco) che vivono in queste realtà aziendali cosa pensano di questa mozione. Ne sentiremmo delle belle
L'antimilitarismo di certa parte politica non ci trova d'accordo perché ispirato a pura demagogia. Noi siamo per la pace ma con i piedi in terra!».(fn)