Publiacqua/Acea, interviene Rifondazione e "Unaltracittà/Unaltromondo"

Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, dei consiglieri Leonardo Pieri, Pierluigi Ontanetti e della capogruppo di "Unaltracittà/Unaltromondo" Ornella De Zordo:«I cittadini che hanno assistito ieri alla discussione sulla delibera di Publiacqua hanno condiviso la denuncia partita da Rifondazione Comunista e Unaltra città/unaltromondo e ripresa anche da consiglieri di maggioranza: si arriva alla decisione di aggiudicare definitivamente al socio privato Acea il 40% di Publiacqua senza che il Consiglio Comunale abbia riaffrontato l'argomento, discusso anni fa. Anche la discussione odierna arriva dopo che, sembra, tutti gli atti sono stati compiuti; per questo, insieme ai consiglieri dell'opposizione di sinistra i cittadini presenti sono rimasti nell'aula del Consiglio dopo il termine della seduta. Una protesta civile per significare che la "Rete Movimenti Toscana per Legge iniziativa popolare Acqua" della quale fanno parte i cittadini presenti al Consiglio, non accetta passivamente le decisioni di una Amministrazione che non ha ascoltato il messaggio delle 43000 firme raccolte sulla proposta di legge così come non ha ascoltato le motivazioni dei consiglieri di opposizione di sinistra e le preoccupazioni espresse da alcuni di maggioranza. Una serata conclusa con il rinvio della votazione sulla delibera, perché era evidente la spaccatura che si era creata all'interno della maggioranza. Aspettare la discussione in Consiglio regionale sulla proposta di legge popolare: questo è quanto veniva richiesto ma la Giunta ha affrettato i tempi, ha risolto la questione finanziaria con un accordo che nessun consigliere ha potuto vedere; l'unica certezza è l'accettazione di un piano che prevede l'aumento delle tariffe di quasi il 7% annuo per garantire gli utili della società e la rinuncia alla gestione pubblica dell'acqua, mentre nel Paese e nel mondo, grazie ai movimenti di questi anni, è aperto il ragionamento sui beni comuni, sul rifiuto della mercificazione e la necessità di mantenere sotto il controllo pubblico beni e servizi. Una miopia politica e un autoritarismo provinciale che stanno diventando le vere caratteristiche di questa giunta. Sicuramente la questione non può dirsi conclusa perché chiederemo di conoscere tutti gli atti che hanno portato alla firma con Acea , perchè in Consiglio regionale dovrà svolgersi la discussione sulla legge, perché il tema della gestione pubblica dei servizi dovrà essere messo nell'agenda dell'Unione».(fn)