Ataf, AN: «Crisi superabile con un'unica società per la mobilità che si occupi anche della gestione dei parcheggi»

Un'unica società per la mobilità che si occupi anche della gestione dei parcheggi. Secondo la consigliere di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci «si tratterebbe di un primo, importante provvedimento per cercare una via d'uscita alla pesante situazione nella quale si trova Ataf spa».«Nella delibera che conteneva gli indirizzi per le società partecipate del settore della mobilità - ha aggiunto insieme al consigliere Jacopo Cellai ed i consiglieri provinciali Pierluigi Massai, Nicola Nascosti e Guido Sensi – si parlava di maggiore integrazione tra queste ultime da ottenere mediante una vera coordinazione. Questo obiettivo, però, non è possibile: Ataf e Firenze parcheggi hanno interessi confliggenti. Certo, se il Comune uscisse dall'ipocrisia e rinunciasse alla politica del business dei parcheggi la situazione sarebbe diversa. E si potrebbe dunque dare vita ad un'unica società per la mobilità che utilizzerebbe, ad esempio, gli utili dei parcheggi per realizzare le corsie preferenziali».«Negli scorsi giorni - hanno aggiunto i cinque esponenti di AN - i Comuni soci hanno deciso di non ricapitalizzare per la mancata approvazione del piano industriale, per la parte che riguarda l'organizzazione del personale e la produttività. Il piano industriale è stato approvato nell'ottobre 2004 ma si registra un grave ritardo nella sua attuazione, fondamentale invece per il salvataggio economico-finanziaria dell'azienda di trasporto pubblico: ad oggi continua a perdere circa 25 mila euro al giorno, con il concreto rischio che i libri contabili vengano portati in tribunale per la procedura del fallimento».«La prospettiva del fallimento dell'azienda – hanno rilevato – e la mancanza di un forte intervento amministrativo, istituzionale e politico, mette in serio rischio i trasporto pubblico urbano e il trasporto pubblico locale, gestiti per la stragrande maggioranza direttamente da Ataf, con ricadute inimmaginabili sulla popolazione e sulla mobilità».«Il Comune, ma anche la Provincia di Firenze – hanno sollecitato Checcucci, Cellai Massai, Nascosti e Sensi – devono anzitutto farci sapere quale iniziative intende intraprendere per seguire attentamente la grave situazione di Ataf. Ma è anche necessario sollecitare quest'ultima al rispetto del piano industriale per evitare, tra un anno, il possibile blocco del trasporto pubblico locale con le prevedibili e disastrose conseguenze. E' anche fondamentale stabilire un percorso di conoscenza approfondita e di monitoraggio della situazione, sotto l'aspetto delle ricadute social, lavorative e della mobilità sul territorio comunale e provinciale». (fn)